Rissa a Marghera, in quattro patteggiano sei anni
MESTRE. Patteggiano la pena ed escono dal carcere, uno però rimane agli arresti domiciliari. Sono i quattro appartenenti alla famiglia Hudorovic, protagonisti della maxi rissa tra una ventina di persone, avvenuta lunedì sera in via Stefani. Erano stati arrestati dai carabinieri che in forze, assieme alla polizia, erano intervenuti per riportare la calma.Ieri mattina la convalida dell’arresto davanti al giudice monocratico Rocco Valeggia e poi il patteggiamento nel processo per direttissima.
Alla sbarra c’erano: Angelo Abatescianni, 25 anni, che ha rimediato un anno e 6 mesi; la suocera Mariù Hudorovic (38), un anno e 6 mesi; lo zio di questa, Antonio Nadir Hudorovic, detto Antony (50), un anno e 4 mesie; suo figlio Deplyr Hudorovic (25), un anno e 8 mesi. Quest’ultimo, che aveva una condanna già passata in giudicato, è stato messo ai domiciliari nell’abitazione della zia, madre di Mariù. Per tutti la pena è stata sospesa, ma se commettono un reato e vengono condannati viene cancellata la sospensione e finiscono in carcere. I reati per cui sono stati condannati sono: lesioni, rissa, minacce, violazione di domicilio e danneggiamento
I carabinieri: intensificati i controlli. L’obiettivo è sventare ulteriori risse, magari determinate da vendette o altre scaramucce tra etnie. È per questo che i carabinieri hanno intensificato i controlli sulle comunità coinvolte nella rissa di via Stefani a Marghera, un «fattaccio»che ha portato all’arresto di quattro italiani sinti per estorsione e rissa e alla denuncia di altre quattro persone.
L’intensificazione dei controlli da parte dei carabinieri di Mestre ha permesso di conseguire vari risultati positivi sul fronte del contrasto alla microcriminalità. I servizi di prevenzione e di contrasto ai reati sul territorio proseguiranno nei prossimi giorni in tutto il comprensorio mestrino, con specifici servizi, a cavallo del Ferragosto, a monitoraggio della sicurezza stradale sulle direttrici di traffico principali.
Intanto si è svolta l’udienza del processo per direttissima a carico dei quattro arrestati, tutti della famiglia Hudorovic. Nel Tribunale di Mestre verranno giudicati per gli addebiti che gli sono stati contestati dagli inquirenti.
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