Rissa a colpi di bottiglie, tensione al Candiani
MESTRE. Torna a salire la tensione in piazzale Candiani. Si registrano nuovi episodi di violenza, soprattutto tra sbandati e senza tetto che dormono nella zona. L’ultimo episodio due sere fa. L’area resta dunque un “sorvegliato speciale”.
Periodicamente la zona di piazzale Candiani si anima per la presenza di sbandati, qualche tossicodipendente e soprattutto di senzatetto che dormono qui. Senza dimenticare i gruppetti di ragazzi che a volte sono protagonisti di risse. Alcune sere fa protagonisti di una lite finita a colpi di bottiglia sono stati tre senzatetto. Quasi sicuramente la lite, scoppiata intorno alle 22.30, è stata alimentata dall’alcol che almeno due dei protagonisti avevano in corpo. Vecchi rancori hanno fatto il resto.
Quando la lite è salita di tono e dalle minacce verbali e gli insulti si è passati alle vie di fatto, qualcuno ha chiamato la polizia. Sul posto gli agenti delle volanti. I tre si erano già picchiati con delle bottiglie. I poliziotti hanno prima trovato delle tracce, evidenti, di sangue e poi hanno rintracciato i tre rissosi. Si tratta di senzatetto che, nelle ultime settimane, si sono visti sempre più spesso “alticci”. Comunque sia nessuno dei tre ha voluto sporgere denuncia.
Periodicamente l’area finisce al centro delle attenzioni di forze dell’ordine e Comune per il fatto che diventa ritrovo di gruppi di ragazzi violenti, spacciatori e senzatetto. Quest’ultimi alla fine sono i meno pericolosi, litigano tra di loro. Comunque sia sono espressione di degrado e gli abitanti dell’area protestano con Comune e forze dell’ordine.
Questo vale anche per via Antonino da Mestre e i giardinetti che si affacciano davanti all’ex Ospedale Umberto I. Sono ragazzi che si spostano tra piazzetta Coin e piazzale Candiani. Alcuni di loro poi cercano la sostanza stupefacente nel parco di Villa Querini o in via Olimpia. In passato ci sono stati pure dei veri e propri scontri tra gruppi. E in alcuni casi i ragazzi, quasi tutti minorenni, si sono resi protagonisti di aggressioni a coetanei e pure di rapine. Anche diversi di loro non disdegnano eccedere con l’alcol.—
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