Risonanza magnetica a San Donà

Da oggi sarà possibile effettuare l’esame in ospedale. Il direttore dell’Asl 10: «Un gioiello tecnologico»
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - INAUGURAZIONE RISONANZA MAGNETICA
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - INAUGURAZIONE RISONANZA MAGNETICA

Risonanza magnetica anche all’ospedale di San Donà che varca una nuova frontiera per i servizi ai pazienti.

La possibilità di effettuare questo esame non sarà più solo a Portogruaro o in strutture convenzionate, ma anche nel nosocomio di via Nazario Sauro che si è arricchito di un altro «gioiello tecnologico», come ha sottolineato il direttore generale Carlo Bramezza. La nuova risonanza magnetica da 1,5 tesla è fornita di un magnete talmente potente da eseguire con elevata risoluzione tutte le più importanti tipologie di esame, come gli studi approfonditi su sistema nervoso centrale, distretto cervicale, torace, addome e apparato muscolo scheletrico. L’apparecchiatura, installata con un investimento di 1,5 milioni di euro, garantisce in primo luogo un ottimo comfort. Il gantry, il tunnel dove viene posizionato il paziente, è più ampio di 10 centimetri rispetto alle apparecchiature standard e consente anche ai claustrofobici e agli obesi di accedere senza paure o disagi. La macchina è inoltre fornita di pacchetti opzionali che ne permettono un ampio utilizzo, come il “pacchetto cardiologico” per l’esecuzione di diagnosi approfondite nell’ambito delle aritmie, infarti particolari, malattie da stress e altro o il “pacchetto senologico” che garantisce il massimo livello tecnologico possibile nell’ambito della diagnostica tumorale mammaria. I lavori strutturali, eseguiti per accogliere la nuova apparecchiatura, hanno previsto il completo rifacimento dell’area che ospita la risonanza magnetica.

Gli interventi sul posto, coordinati dai servizi tecnici dell’Asl10, prossima Asl4 del Veneto Orientale, hanno contemplato anche l’installazione di un nuovo impianto di areazione e di un foro sulla parete esterna dell’ospedale, a ridosso del pronto soccorso, per introdurre il magnete dal peso di 5800 chili. Con la nuova risonanza da gennaio, all’ospedale di San Donà di Piave, verranno garantite prestazioni diagnostiche che un tempo non esistevano. In genere gli utenti venivano inviati all’ospedale di Portogruaro o in strutture convenzionate del territorio. Per le prestazioni fornite dalla radiologia dell’Asl10, da geranio a novembre 2016 sono state eseguite 94.376 prestazioni radiologiche solo per utenti esterni, di queste 34.442 all’ospedale di San Donà, ancora sprovvisto dell’apparecchio per la risonanza magnetica. I relativi tempi d’attesa sono inferiori a una settimana per le risonanze osteoarticolari, mentre per tutte le altre risonanze vengono rispettati i tempi d’attesa previsti dalla normativa vigente.

Per l’occasione è stata anche potenziata la pianta organica del reparto Radiologia che, con le ultime assunzioni, raggiungerà 26 unità, di cui 9 all’ospedale di Portogruaro e 17 tra gli ospedali di San Donà e Jesolo. Tra le buone notizie, è arrivata anche una radiologa esperta in senologia e la guardia che, già allo stato attuale, garantisce la refertazione nelle 24 ore.

Giovanni Cagnassi

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