Risciò investe carrozzina disabile in ospedale
JESOLO. Disabile in carrozzina investito da un risciò in zona piazza Marconi, si accende ancora la polemica sui divieti ai mezzi a quattro ruote noleggiati dai turisti. Il disabile, un 39enne di Milano, è stato medicato al pronto soccorso.
È accaduto alle 21.50 di mercoledì, sull'isola pedonale, solo meno di 24 ore prima in uno scontro tra due bici in via Bafile, alle tre di notte, un moldavo è finito in ospedale con la mascella fratturata.
Mercoledì sera alla guida del risciò c’era un turista di 15 anni, che avrebbe centrato il disabile in carrozzina alle spalle rovesciandolo a terra. Ha riportato lesioni in varie parti del corpo ed è dovuto ricorrere alle cure mediche in pronto soccorso, ma non dovrebbe essere grave. Sul posto è arrivata la polizia locale che ha effettuato tutti i rilievi sulla dinamica dell'incidente che poteva avere conseguenze molto più serie. I risciò non possono inoltre circolare a quell'ora essendo in vigore il divieto stabilito dal Comune dalle 21.30 alle 23.30 per motivi di sicurezza sulla pista ciclabile nella zona a traffico limitato. Il noleggiatore sarà sanzionato anche per questa violazione, che comporta il pagamento di 100 euro. Nelle settimane scorse, i risciò sono stati segnalati più volte a violare gli orari dei divieti suscitando le proteste di molti turisti e cittadini che lo hanno prontamente fatto notare alla polizia locale. Gli agenti avevano un po' allentata la presa, mentre c'erano state polemiche a seguito delle prime sanzioni elevate.
La città si è già divisa sull'argomento. Gianfranco Moro, già delegato Ascom e presidente del comitato di piazza Brescia, aveva fatto notare che il divieto ai riscò aveva avuto conseguenze anche sui negozi, perchè i fuitori si fermavano spesso a fare spese nella fascia oraria adesso vietata. Ma le segnalazioni di invasioni di corsie, confusione, piccoli incidenti, sono continuate fino all'episodio della scorsa notte che ha nuovamente infuocato il dibattito. Dall'altra parte, i noleggiatori si erano rivolti al loro legale, l'avvocato Luca Pavanetto, per fare ricorso contro l'ordinanza del Comune. E molti si erano lamentati dei pesi e misure differenti utilizzati dall'amministrazione che chiudeva un occhio su altri problemi. Ad esempio avevano lamentato la presenza di giostre e mercatini in alcune delle piazze del lido che andavano a coprire gli esercizi di noleggi.
Giovanni Cagnassi
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