Rischio multe e denunce per i lavoratori
Rischiano grosso i dipendenti dei tre handler, addetti ai bagagli in aeroporto, che la scorsa settimana hanno bloccato il servizio causando forti ritardi e dirottamenti di decine di voli per due giorni. In termini più concreti rischiano ciascuno - con una distinzione tra promotori e aderenti alle proteste - una sanzione pecuniaria di 250 euro per ogni giorno di interruzione del servizio e una possibile denuncia penale.
A chiedere un intervento della Commissione nazionale di Garanzia per l’attuazione della legge sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali (come il trasporto aereo) che può comminare sanzioni civili e predisporre denunce penali, sono state le associazione degli handler che garantiscono i servizi di terra in tutti gli aeroporti italiani (Assohandler) e la Ibar che rappresenta le più importanti (80%) compagnie aeree nazionali e internazionali. «Mentre era in corso una trattativa per l’applicazione della clausola sociale fra le società Ata Italia e Gh Venezia», scrive Umberto Solimeno, presidente di Ibar (Italian board airlines representatives), nella lettera inviata alla Commissione di Garanzia, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Prefettura di Venezia, «le organizzazioni sindacali hanno dichiarato uno stato di agitazione dei lavoratori con l’abbandono del posto di lavoro coinvolgendo anche altre società non direttamente interessate alla trattativa in corso».
«La conseguenza di tale iniziativa», continua l’Ibar, «è stato il blocco totale delle attività di assistenza in nome e per conto delle compagnie aeree che hanno subìto un danno economico e soprattutto di immagine gravissimo. Un danno lesivo dei diritti dei vettori aerei e dell’utenza che riteniamo possa essere considerato come una sostanziale e illegittima interruzione di un servizio pubblico al di fuori della disciplina di legge. Si sollecita un urgente intervento a garanzia di tutti gli utenti aeroportuali, riservandosi di attuare ulteriori azioni a difesa degli interessi delle Compagnie da noi rappresentate, in tutte le sedi, civili e penali».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Assohandler ha chiesto un analogo intervento dalle autorità di Garanzia, malgrado le organizzazioni sindacali continuino a sostenere di non aver indetto alcun sciopero o agitazione in quei due giorni in cui, invece, a loro avviso c’è stata solo una «protesta improvvisa e spontanea causata dal mancato rispetto della clausola sociale tra Ata e Gh». La società che gestisce lo scalo veneziano, la Save spa di Enrico Marchi, sta tentando però una soluzione diplomatica che eviti sanzioni e denunce da parte della Commissione di Garanzia nei confronti dei lavoratori (i cui nomi verrebbero individuati dalla Questura e dalla Prefettura veneziane) che hanno bloccato il carico e la consegna dei bagagli ai passeggeri, cosa che non farebbe altro che surriscaldare ulteriormente la già tesa situazione nell’aeroporto veneziano che potrebbe riproporre uno scontro “all’ultimo bagaglio” nel periodo natalizio in previsione dell’adozione della clausola sociale (il passaggio di lavoratori da un handler all’altro come è successo la scorsa settimana per i voli Air France-Klm passati da Ata a Gh) per il previsto passaggio del contratto di servizio con Turkish Airline da Ata Italia ad Avia Partner, previsto per l’ormai prossimo 1 gennaio 2014.
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