Rischio industriale, attivato l’ “sms alert”

Marcon. Da ieri è possibile iscriversi via web al servizio che contatta la popolazione in caso di pericolo
MARCON 08.03.2004 VIA FORNACE FABBRICA NUOVA ESA POSTA SOTTO SEQUESTRO....(C) Bertolin M. richiesto da RAFFELE MARCON 08.03.2004 VIA FORNACE FABBRICA NUOVA ESA POSTA SOTTO SEQUESTRO
MARCON 08.03.2004 VIA FORNACE FABBRICA NUOVA ESA POSTA SOTTO SEQUESTRO....(C) Bertolin M. richiesto da RAFFELE MARCON 08.03.2004 VIA FORNACE FABBRICA NUOVA ESA POSTA SOTTO SEQUESTRO

MARCON. È attivo da ieri il nuovo servizio «sms alerting», attivato per mettere al sicuro la popolazione dal rischio chimico industriale, in primis sulla scorta di quanto avvenuto due estati fa alla ex Nuova Esa, ma anche per garantire sicurezza relativamente a tutti gli altri impianti giudicati «sensibili». «Da questa mattina (ieri ndr), una persona entra nel portale del comune, trova un link che rimanda al sito di Venis, la società con cui abbiamo fatto la convenzione. Lì ci sono due schermate che vanno riempite con una serie di dati, che poi vengono registrati. Una volta completato l’iter, al proprio cellulare arriva un sms di avvenuta iscrizione al servizio». Volendo, si può iscrivere anche tutto il comune, non ci sono limiti né restrizioni. «Come comune», prosegue, «faremo una serie di iscrizioni d'ufficio, se così si può dire, nel senso che cercheremo di coprire i centri di aggregazione: ci faremo dare un cellulare per ogni plesso scolastico, possibilmente di una persona titolata, la stessa cosa la faremo con i servizi sociali, con i gruppi o le associazioni che hanno diverse persone con cui interfacciano. Associazioni sportive, iscritte all’albo comunale, società che hanno un referente». Chiarisce: «Ciò ci consente di raggiungere, ad esempio, un gruppo di persone che sono riunite insieme e magari devono rimanere ferme, nel caso succeda qualche cosa, e non muoversi». E ancora: «Stiamo preparando una lettera da inviare per sollecitare i referenti e ovviamente avvertirli». Chi volesse iscriversi, ma non avesse dimestichezza con la rete, anche se l’iscrizione è un’operazione facile, che dura tre minuti, può comunque recarsi all’Urp (ufficio relazioni con il pubblico) e chiedere una mano. Dopodiché il comune farà anche una prova generale, per vedere se il servizio funziona. Dipenderà però, anche da quante iscrizioni arriveranno da qua a gennaio. Per mettere in piedi una sorta di esercitazione, serve dunque un numero di persone già significativo. Nel frattempo sul fronte Nuova Esa, la ditta procede con i lavori: la settimana scorsa sono state eseguite delle “prove in bianco”, ossia delle simulazioni delle operazioni di svuotamento e reinfustamento del materiale sotto sorveglianza delle forze dell’ordine e di Arpav. «Per noi la Nuova Esa è il bubbone principale», chiosa, Scroccaro, « ma non siamo esenti da altri rischi. Sfruttiamo questa esperienza per dotarci di un servizio di controllo e sicurezza. Oltre agli impianti fissi, ricordo che siamo circondati da assi stradali dove corrono autocisterne».

Marta Artico

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