«Rischiamo un Natale senza mercatini»
MESTRE. «Oggi è il primo ottobre, per programmare il Natale siamo già fuori tempo massimo». Il direttore di Confesercenti, Maurizio Franceschi, concorda con Ascom Confcommercio sul fatto che le iniziative natalizie, avrebbero già dovuto essere state pianificate. Il presidente di Confcommercio, Doriano Calzavara, nel rammaricarsi perché la manifestazione MestrEuropa non si farà in piazza Ferretto, ha anche chiesto chiarezza sugli eventi invernali.
«Assieme a Confcommercio», spiega Franceschi, «abbiamo chiesto un incontro all’assessore, ma oggi siamo già fuori tempo massimo. L’amministrazione dice “no” in piazza e noi abbiamo già spiegato cosa pensiamo di questa scelta, allora discutiamo della qualità che vogliamo in piazza. Ma già quest’anno è difficile affrontare il tema perché siamo in ritardo: sapevamo che era un anno di transizione, in cui si ragionava per migliorare le iniziative e programmare di migliorare la qualità delle strutture, che però è legata a investimenti che si devono fare. E per farli servono garanzie. Ossia qualcuno che dica “va bene”, le categorie organizzeranno per cinque anni queste manifestazioni. E dunque si può pianificare un investimento adeguato perché c’è un progetto. In questo modo non dovremmo trovarci ogni anno a ottobre in queste condizioni».
Prosegue il direttore di Confesercenti: «La mia sensazione è che sarà un Natale senza i mercatini in piazza Ferretto e fuori non sappiamo ancora dove si svolgeranno: ad oggi nessuno sa nulla per iniziare a valutare se è possibile e in che posizione. La mia previsione è che ci troveremo con una città depotenziata, perché il mercatino natalizio è un’attrattiva tra le più apprezzate, tanto che nelle indagini che facciamo sui consumatori, quando domandiamo dove si va ad acquistare un terzo degli intervistati indica i mercatini. Rimaniamo in attesa, non possiamo fare altro e non riusciamo ad avere confronto con nessuno visto che tutto viene rimandato al sindaco e lui non ha la bontà di chiamarci. Riconfermiamo la volontà di un confronto, basta che ci sia data l’opportunità».
«Abbiamo chiesto un incontro assieme a Confesercenti», chiarisce il direttore di Ascom Confcommercio, Dario Corradi, «ma non abbiamo ottenuto risposta. Si gioca con la vita economica delle aziende perché, nell’indecisione di sapere cosa fare a Natale, chi ha alternative emigra. Rischiamo insomma di perdere proprio il meglio e di farlo perdere alla città. Non abbiamo preconcetti, sediamoci attorno a un tavolo. Ci dicano i settori che non vogliono vadano in piazza, e quelli come gli addobbi natalizi, che potrebbero trovare ospitalità. È giusto sapere con esattezza e non lo dico in senso polemico ma aperto, qual è il bello, cos’è la qualità, dove andrà e quando ce lo diranno. Il 24 dicembre?. Diciamo chiaro, perché nessuno speculi in merito, che se la piazza si desertifica, non è certo colpa del sindaco, ma delle scelte delle amministrazioni precedenti, questo è palese».
Sull’argomento, interviene anche il presidente della Municipalità di Mestre Centro, Vincenzo Conte: «Il Comune chiede qualità, ma anche noi siamo d’accordo che alcune iniziative potrebbero trovare spazio nelle immediate vicinanze della piazza e non come gli altri anni in piazza Ferretto, una su tutte la pista sul ghiaccio. A Mestre abbiamo proposto mercati tematici: visto che si vogliono vivificare le aree intorno alla piazza, perché non creare percorsi? Ad esempio in via Poerio solo libri, in via Palazzo giocattoli, in zona Allegri il cibo. E decidiamo cosa lasciare in piazza, magari gli addobbi natalizi o la merceologia che si crede possa essere attinente con il Natale, venduta in casette in legno in stile altoatesino, addobbate come si conviene, curate. Siamo qui per discutere, senza dimenticare che ci sono le associazioni di volontariato che dai mercatini ricavavano i finanziamenti da destinare ai progetti sociali».
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