Rischia di morire assiderato senza riscaldamento in casa
PORTOGRUARO
Una persona di mezza età, di origine extracomunitaria, è stata soccorsa domenica pomeriggio, mentre era in ipotermia, in una abitazione delle campagne di Portogruaro. Ha rischiato infatti ha rischiato di morire perché la casa era priva di riscaldamento. A salvare l’inquilino sono stati di due vicini di casa che non lo vedevano da almeno un paio di giorni. Preoccupati hanno chiamato il Suem 118.
Gli operatori sanitari lo hanno soccorso, caricato sull’ambulanza e poi lo hanno trasportato in ospedale dove l’uomo è stato ricoverato con un grave stato di ipotermia. Il cinquantenne si sta gradualmente riprendendo. Fonti ospedaliere spiegano che se l’uomo fosse rimasto altre 6-12 ore esposto al freddo pungente, avrebbe potuto perdere conoscenza e rischiare la morte.
In questi ultimi tre giorni, per colpa di un fronte artico importante, le temperature sono scese in picchiata in tutto il mandamento, e sono particolarmente rigide, con punte anche di 2 gradi sotto lo zero alle 3 di notte. Al mattino presto, dopo l’alba, il clima si mantiene rigido con una temperatura di poco superiore allo 0 termico. Nel resto del giorno non supera mai gli 8 gradi. Il soggetto protagonista di questa storia vive da qualche tempo in Italia e la sua abitazione è priva di riscaldamento. Negli ultimi tempi sembra non abbia un lavoro. A ogni modo i vicini si preoccupano per lui, al punto da chiedergli ogni giorno se abbia bisogno di qualche necessità. Lui declina, probabilmente per orgoglio, rispondendo che non ha bisogno di nulla. Quando il Suem 118 domenica è arrivato sul posto con l’ambulanza, la situazione era già al limite.
L’uomo era cosciente, ma aveva gli arti inferiori e superiori completamente congelati. Ai soccorsi hanno assistito gli stessi vicini di casa e in un secondo momento sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Portogruaro, avvertiti da una chiamata. Subito dopo il soccorso sono stati coinvolti anche i servizi sociali, che in questo periodo sono subissati da richieste di assistenza, in particolare da chi è rimasto senza lavoro. —
Rosario Padovano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia