Risarcito l’albergatore picchiato da tre turisti

Jesolo. Gli inglesi si erano tuffati nella piscina della struttura senza essere ospiti Replica a suon di pugni alle proteste del titolare. Dovranno sborsare 1800 euro

JESOLO. Lo avevano picchiato accanto alla piscina del suo albergo, dopo un breve litigio. Tre turisti inglesi, tra i quali una ragazza, sono stati condannati a risarcire un noto albergatore di Jesolo per un episodio che risale ormai ad alcuni anni fa. Il giudice ha stabilito che dovranno pagare 600 euro l’uno, quindi in totale 1.800 euro, a titolo di risarcimento per quella aggressione per la quale l’imprenditore aveva chiesto giustizia.

Non aveva porto l’altra guancia, ma scelto le vie legali per tutelarsi anche a nome di una categoria che in piena estate ne vede davvero di tutti i colori. I tre turisti erano in realtà ospiti di un’altra struttura ricettiva, ma in una serata estiva particolarmente calda avevano deciso di farsi un bel tuffo nella piscina di un albergo poco distante. Quasi sempre gli alberghi di Jesolo hanno piscine facilmente accessibili. Basta aprire un cancello, a meno che non sia già aperto, o scavalcare un muretto. Il titolare dell’albergo aveva sentito gli schiamazzi e le grida in piscina e si era diretto a chiedere spiegazioni su quanto stava accadendo. In realtà aveva già capito tutto, ma non si attendeva una rezione violenta da parte di chi aveva violato la proprietà privata.

Giunto a bordo piscina, i tre lo hanno quasi snobbato, rispondendo alle sue insistenti richieste che erano ospiti dell’albergo e che avevano tutto il diritto di farsi una bella nuotata. Ma lui aveva già controllato accuratamente i registri e quei tre turisti inglesi non erano assolutamente ospiti del suo albergo. Li aveva, dunque, invitati ad allontanarsi dalla struttura senza fare troppe questioni. Evidentemente, i suoi modi non erano stati graditi dai turisti anglosassoni che sono usciti grondanti dalla vasca e hanno reagito con una certa violenza. Sono iniziati scambi di contumelie, spintoni, poi addirittura colpi di zaino che avevano centrato l’albergatore anche alla testa.

Da qui la denuncia alle forze di polizia che avevano preso poi tutti i dati e raccolto le testimonianza al fine della precisa ricostruzione di quanto fosse accaduto. Un circostanza che si è rivelata utile poi in sede di processo. Nei giorni scorsi la sentenza del giudice ha riconosciuto il danno subito dall'albergatore jesolano e stabilito il seppure modesto risarcimento a suo vantaggio che ha rappresentato comunque una lezione ai tre scalmanati turisti.

Giovanni Cagnassi

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