Risarcimenti, Pellestrina dimenticata

Niente soldi a 4 mesi dalla tromba d'aria. «Centinaia di famiglie hanno fatto debiti». Provocazione del presidente della Municipalità Giorgio Vianello: «La Regione conta su Angelina Jolie, noi su Vittoria Risi»
Bertolaso a Pellestrina il 26 luglio scorso e sotto Vittoria Risi
Bertolaso a Pellestrina il 26 luglio scorso e sotto Vittoria Risi
PELLESTRINA. A quasi quattro mesi dalla tromba d'aria che portò paura e distruzione sull'isola di Pellestrina, i residenti colpiti dal maltempo non hanno ancora ricevuto nemmeno un centesimo di quanto era stato promesso dal numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso. Il 23 luglio attorno alle 18 una violenta tromba d'aria danneggiò centinaia di abitazioni, auto, tetti e imbarcazioni. L'abitato di San Pietro in Volta fu messo in ginocchio, e fu danneggiato gravemente per la terza volta in cinque anni il palasport di Portosecco. A ieri, tutto è rimasto fermo sul fronte degli aiuti, mentre i residenti hanno già completato i restauri di tasca propria.


Una vicenda istruttiva, visto cosa accade in Veneto in queste settimane. E ora a Pellestrina monta la rabbia. «La gente è arrabbiatissima per il semplice fatto che in dieci giorni sono stati stanziati 300 milioni di euro per le zone alluvionate in Veneto, mentre dopo quasi quattro mesi di promesse, qui a Pellestrina non è arrivato ancora nulla - attacca il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello - Ci sono centinaia di famiglie che hanno acceso mutui o si sono fatti prestare denaro da amici e parenti per fare i lavori, coprire i tetti delle case e rifare gli infissi in vista dell'autunno. Quindi in difficoltà, con una situazione economica già difficile sull'isola per le note crisi della pesca e della cantieristica. Ma Bertolaso & company cosa sono venuti a fare qui a Pellestrina? Hanno promesso aiuti subito e ora ci chiediamo dove sono finiti».


Oltre 250 sono state le richieste di risarcimento che, tra pubblico e privato, viaggiavano complessivamente tra i 3 e i 4 milioni contro una stima iniziale di circa 8. «Mi sono messo in contatto con l'onorevole Corrado Callegari affinché tenti di smuovere le acque a Roma - aggiunge Vianello, anch'egli esponente del Carroccio - e lunedì ho ricevuto una lettera dall'assessore regionale Daniele Stival, proprio in tema di Protezione civile. Mi ha scritto sostanzialmente che il 30 luglio il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato che il caso Pellestrina rientra nella categoria C, vale a dire quella che prevede la competenza statale. Il problema è che da allora non è stata emanata l'ordinanza che assegna le risorse».


E il malumore sull'isola è evidente, tanto che il presidente della Municipalità lancia una provocazione. «Visto che la Regione potrà godere del supporto dell'attrice Angelina Jolie per l'alluvione, allora noi chiederemo quello di Vittoria Risi, che è proprio cresciuta da noi e in questo periodo è molto attiva a Venezia. Di sicuro lei conosce bene la situazione di Pellestrina». Quindi Vianello riserva una nuova stoccata al Comune. «La dimostrazione di come si stia tralasciando la situazione del Lido e di Pellestrina sta anche nei contributi per le mareggiate alle nostre spiagge - rincara - La Regione ha stanziato sette milioni e mezzo di euro. A Venezia sono arrivati solo 22 mila euro coi quali non si fa proprio nulla. Evidentemente, avendo le due isole solo una Municipalità, non vengono tenute in considerazione, ma intanto il mare sta erodendo gli arenili e qualcuno resta solo a guardare».

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