Risalita del cuneo salino il radicchio è a rischio
CHIOGGIA. Allarme cuneo salino, a rischio la produzione di radicchio. L’eccezionale siccità dei mesi scorsi ha abbassato il livello dei fiumi provocando una facile risalita dell’acqua salata che causa enormi danni alle coltivazioni, pregiudicando in particolare i trapianti effettuati di recente come per il radicchio. Il livello minimo dei fiumi provoca anche difficoltà alla normale irrigazione complicando il quadro generale.
L’inverno meno piovoso degli ultimi anni sta presentando il conto, particolarmente salato. «L’emergenza è gravissima», spiega Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia, «non si ricorda a memoria d’uomo una siccità di tale portata in questo periodo dell’anno. Tutte le coltivazioni della provincia sono a rischio, ma una situazione particolare si sta verificando nella zona di Chioggia dove la risalita del cuneo salino può pregiudicare il trapianto e lo sviluppo di colture pregiate come quella del radicchio». La siccità pesa in modo più gravoso sulle zone litoranee dove sono presenti le foci dei fiumi che calando di livello in modo significativo aprono le porte alla risalita dell’acqua marina. «Nella normalità», spiega Nazzareno Augusti, responsabile per Chioggia di Confagricoltura, «i nostri agricoltori possono usufruire dell’acqua che il consorzio di bonifica Delta Po attinge dai fiumi, in particolare dall’Adige. Adige e Po normalmente portano acqua che arriva direttamente dalle zone di montagna. Quest’anno però i fiumi hanno un livello molto basso, in particolare l’Adige, che si attesta su meno 4,40 metri, che consente all’acqua del mare di risalire incontrastata la corrente rendendo così salmastra sia l’acqua dell’alveo e sia l’acqua delle falde sotterranee». Sull’Adige esiste uno sbarramento anticuneo salino, ma in questa contingenza risulta insufficiente. Il consorzio di bonifica Delta Po sta documentando il fenomeno e segnala difficoltà sia per gli approvvigionamenti per l’agricoltura, sia per gli acquedotti.
C’è il timore che la siccità possa perdurare anche nei prossimi mesi con danni alle coltivazioni di tutta l’area. «Siamo davvero preoccupati», precisa Rocca, «il rischio è che nelle prossime settimane gli agricoltori non possano irrigare le colture orticole appena trapiantate con danni enormi. Se perdura il fenomeno, saranno pregiudicati tutti i raccolti primaverili e quelli estivi». L’ufficio Confagricoltura di Chioggia si è già mobilitato e segnalato il problema anche all’amministrazione comunale. L’assessore alle politiche agricole Patrizia Trapella ha condiviso le preoccupazioni del settore e ha promesso di attivarsi con le autorità competenti.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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