Riqualificazione dell’ex Fornace via libera al piano residenziale

Noale. I lavori per la realizzazione delle case in grado di ospitare 339 abitanti inizieranno a gennaio Oggi incontro a Veneto Strade per sciogliere il nodo del sottopassaggio bloccato da un contenzioso
Di Alessandro Ragazzo

NOALE. A gennaio inizieranno i lavori di costruzione degli edifici residenziale laddove c’erano i 50.500 metri quadrati della fornace, in via dei Novale a Noale. Dopo la parte commerciale, con l’apertura dell’Eurospar lo scorso giugno e di altri negozi, stavolta toccherà alle abitazioni, anche se il progetto sarà portato avanti in quattro tappe. La giunta comunale ha dato il via libera alla variante per il piano di recupero e con il 2016 si potrà iniziare con il cantiere. La stessa giunta, però, aspetta notizie dalla Regione per il sottopasso di via Ongari, considerato fondamentale per tutta la viabilità della zona; a tal proposito, oggi il sindaco Patrizia Andreotti e l’assessore all’urbanistica saranno a Veneto Strade per discutere della vicenda e capire quando partirà la costruzione, su cui grava un contenzioso tra Palazzo Balbi e chi ha pensato la metropolitana di superficie.

Dunque si parte con le case e si andrà avanti un po’ alla volta. Con il primo mese dell’anno, si inizierà nell’area davanti a via dei Novale e per l’occasione si sistemerà anche via Cavour: sarà allargata per ospitare il doppio senso di marcia. Il volume residenziale complessivo, invece, sarà di 50.772 metri cubi e potrebbero arrivare 339 abitanti. Gli edifici non saranno alti, per un massimo di tre piani, e nessun parcheggio sarà interrato. All’interno dell’area ci sarà tanto verde, che farà pure da parcheggio per le auto, dune naturali e un centinaio di pinate. Troveranno posto olmi, tigli nostrale, aceri, magnolie, ciliegi selvatici, biancospini, cornioli, noccioli, rose canina e sambuchi. Nascerà un percorso ciclopedonale di collegamento con la vicina oasi, situata oltre la ferrovia.

Il sottopasso di via via Ongari è considerato strategico per tutta la zona. Lo sa il Comune, lo sanno i privati che in questa operazione ci hanno investito. L’infrastruttura consentirà di raggiungere l’area senza dover attraversare il centro. Ma il contenzioso in atto tra la Regione e le società che hanno progettato l’Sfmr rischia di far slittare di molto i tempi. Questo significa che tutti i progetti realizzati sono bloccati e non possono essere aperti i bandi finché non saranno pagate le somme dovute.

«Mercoledì mattina (oggi ndr) io e il sindaco vedremo i vertici del settore ferrovie» spiega Dini «e mi auguro che arrivino buone notizie su questo nodo per un intervento fondamentale per il nostro territorio». Il sottopasso di via Ongari sorgerà più a est rispetto all’attuale passaggio a livello, dove la strada è stretta e realizzarne uno sarebbe impossibile.

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