Riprese video in Consiglio arrivano i carabinieri
CEGGIA. Braccio di ferro a Ceggia tra il Movimento 5 Stelle e il sindaco Mirko Marin sulle riprese del consiglio comunale, in aula arrivano anche i carabinieri. È accaduto durante la seduta di martedì sera quando un cittadino, vicino al M5S, si è presentato con cavalletto e cellulare per fare le riprese video.
Il blitz era stato preceduto da un’email inviata in municipio per comunicare l’intenzione. Dal Comune era stato risposto che le riprese non potevano essere autorizzate, in mancanza del regolamento che le disciplina. Ma l’attivista aveva replicato indicando le normative di legge in base alle quali come libero cittadino avrebbe potuto riprendere.
A sua volta, il Comune aveva ribattuto contro giudicando parziali i termini di legge e fornendo la risposta a un’interrogazione parlamentare in cui si chiarisce che, in assenza di regolamento, la decisione sull’autorizzazione alle riprese spetta al presidente del consiglio comunale. Fin qui, lo scambio di mail. Il resto è avvenuto in aula. Quando il cittadino ha iniziato a effettuare le riprese, il sindaco Marin, in qualità di presidente del consiglio, lo ha invitato a interrompere la registrazione.
Di fronte al no del cittadino, prima è intervenuto un agente di polizia locale. Poi sono stati avvisati i carabinieri che, giunti in municipio, hanno provveduto a identificare i presenti.
Tutto si è concluso pacificamente. Il cittadino, attuata l’azione dimostrativa, ha messo via telefono e cavalletto. E il consiglio comunale è iniziato, seppure con 50 minuti di ritardo. Ma la polemica continua, sul tema il M5S presentò una prima mozione già durante il secondo consiglio comunale della legislatura. «Nel territorio, Ceggia è rimasto uno dei pochi Comuni in cui non ci sono le riprese, non capiamo perché non ci sia modo di arrivare dopo due anni a questo risultato. Non vediamo quale sia il motivo di impedire a un cittadino comune di effettuare le riprese», attaccano gli attivisti.
Il sindaco Marin ribadisce che c’è la volontà di avviare le riprese. «L’amministrazione si sta già muovendo per la stesura del regolamento, che è in fase di conclusione e verrà presentato in commissione anche alle altre forze politiche. Motivo in più, visto che siamo in dirittura d’arrivo, per arrivare con un documento condiviso», spiega Marin, «nonostante ci fossero state le mail in cui si chiariva che era inopportuno forzare la situazione, il cittadino stava comunque per farlo. E come presidente sono stato costretto a procedere in questi termini».
Giovanni Monforte
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