Rio Novo, taxi in planata durante la notte I vigili: «È vero, ma Argos non funziona»

Barca al triplo del limite, fotografata ma non sanzionata. La Polizia municipale: «Di notte non si leggono le targhe»
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 25.10.2017.- Traffico in rio novo.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 25.10.2017.- Traffico in rio novo.



Taxi a tutta velocità in rio Novo durante la notte. Gli abitanti segnalano, i vigili rispondono: «Abbiamo controllato, è vero. Ma il sistema Argos non consente di verificare l’identità della barca e del conducente». Dunque? Impunità assoluta. Una falla evidente nel sistema dei controlli, ammesso per la prima volta in modo ufficiale dal comando dei vigili.

Il sistema Argos, installato dal Comune una decina di anni fa, non funziona. O almeno non basta per fermare il moto ondoso e comportamenti da pirata come quelli segnalati. Durante il giorno è necessaria per legge la presenza di una pattuglia. Di notte non si leggono le targhe.

Le decine di telecamere installate sul Canal Grande e la centrale operativa di controllo a palazzo Poerio sono (quasi) inutili. La storia comincia il 18 maggio scorso. Quando alle 5 del mattino un taxi passa in rio Novo alla velocità di 14 chilometri l’ora. Il triplo del limite consentito (5), in «planata», con effetti delle onde devastanti su rive e muri. Gli abitanti segnalano al Comune: «Siamo stati svegliati di soprassalto dal rumore, una cosa incredibile», dice il loro portavoce Fabio Mozzato. Il 26 giugno arriva la risposta del Comune, firmata dal comandante generale della Polizia municipale Marco Agostini. «Si conferma che alle 5. 24 di quella notte è transitata una imbarcazione tipo taxi proveniente dal rio di Ca’ Foscari alla velocità, misurata con il sistema Argos, di circa 14 chilometri orari», scrive Agostini. «Tuttavia», aggiunge, «non si può dar corso alla richiesta di provvedimenti a carico perché dalle immagini non è possibile recuperare gli elementi identificativi dell’unità». Di notte, dunque, il sistema è “cieco”. Il comandante aggiunge che tra le 5,15 e le 5,30 di quella mattina «sono transitate per il rio Novo cinque unità, di cui tre taxi, una da trasporto merci, una della Polizia». «Di nessuna unità», conclude», è stato possibile risalire ai numeri di identificazione perché, nella circostanza, l’illuminazione pubblica fa un effetto specchio sia sulla tuga, sia sulla coperta dell’unità». «Ridicolo: la prova che quel sistema Argos non serve, è obsoleto e costa un sacco di soldi», incalza Mozzato, «abbiamo chiesto che quei vigili vengano impiegati in controlli fissi».

Da quando il rio Novo è stato rimesso a doppio senso sei anni fa, la situazione è ulteriormente peggiorata. Incroci di motoscafi che producono rumori continui, inquinamento record - registrato dalle centraline Arpav - e onde. Con eccessi come quelli segnalati, ma anche con una situazione quotidiana sempre più difficile per chi ci abita. «Onda Zero non funziona nemmeno in rio Novo», denunciano gli abitanti. —



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