Rio di Noale a Venezia, passerella con abusi edilizi

Il verbale di Soprintendenza e Comune: «Opere da demolire entro 30 giorni». Il pontile va smontato entro il 2 agosto»

VENEZIA. Abusi edilizi in quantità. Interventi realizzati «senza autorizzazione» o in difformità a quella rilasciata. Il pontile del rio di Noale dovrà essere demolito entro quattro mesi. Gli abusi verificati rimessi in pristino entro 30 giorni.

Comune e Soprintendenza hanno notificato in questi giorni un verbale alla ditta TreABC e al Seminario patriarcale, proprietario dell’edificio che affaccia sul rio di Noale. Dove era stata realizzata qualche mese fa una passerella con parapetto in acciaio. Dopo un sopralluogo congiunto, effettuato il 21 marzo scorso, i tecnici dell’Edilizia privata e di palazzo Ducale hanno riscontrato una lunga serie di abusi.

Che non riguardano soltanto il pontile contestato. Ma anche la struttura storica dell’edificio, che adesso ospita al piano terra il ristorante «Al Beccafico». Una porta d’acqua modificata, con il grande portone in legno originale sostituito da una moderna porta a vetri; una griglia che chiude l’accesso alla scala in pietra. E poi la passerella, realizzata 81 centimetri più in alto rispetto alla richiesta, con parapetto metallico e 14 pesanti mensole in acciaio fissate direttamente sulla pietra d’Istria della fondamenta del palazzo con 112 perni.

Secondo il rapporto firmato dalla soprintendente Emanuela Carpani e dai tecnici di zona Ilaria Cavaggioni e Rosa D’Alessandro, si tratta di interventi che «modificano le proporzioni dell’edificio e i caratteri monumentali», la lettura della facciata e la leggibilità del fronte architettonico. Dunque, vanno rimossi.

Anche i materiali sono definiti «atipici per carattere costruttivi e tipologici»

Così è arrivato l’ordine di demolizione. Che andrà eseguito entro il termine di 30 giorni». In caso contrario scatterebbero anche sanzioni aggiuntive.


In un primo momento la Soprintendenza aveva dato un parere favorevole alla passerella provvisoria, richiesta dal ristorante nel luglio del 2014 come «uscita di emergenza». Ma la via di fuga doveva essere provvisoria, in attesa della soluzione definitiva. Cosa che è avvenuta. Quindi la passerella che tante contestazioni aveva sollevato, con l’invio di una petizione al Comune con migliaia di firme, adesso sarà rimossa insieme all’intera struttura di sostegno realizzata.

«Dovrà essere integralmente rimossa entro il termine massimo del 2 agosto 2018», conclude il rapporto.

Iniziativa del Comune e della Soprintendenza salutata con favore dai cittadini. Anche perché negli ultimi mesi si è visto un proliferare di strutture a servizio di attività ricettive e Pubblici esercizi spesso anche autorizzati dal Comune con parere favorevole dei vigili urbani. In qualche caso, come il rio di Noale, interferiscono secondo la Soprintendenza con la lettura architettonmica del palazzo Giovanelli, crando anche qualche rischio al traffico acqueo.

In altri, come la riva di palazzo Priuli, con l’uso pubblico della riva in pietra d’Istria. Un fatto di cui si è occupata anche la Municipalità, approvando un ordine del giorno all’unanimità che invita il Comune a intervenire con urgenza per garantire l’utilizzo pubblico delle rive della città, spesso «privatizzate» da alberghi e ristoranti. nel caso di corte Priuli, è stato l’albergo Abadessa a richiedere al Comune la passerella, sempre come uscita di sicurezza. Struttura in legno di abete, visibilmente estranea al contesto vincolato della città. E occupante per una parte la riva. Anche qui parere favorevole di vigili. Su cui il Comune sta svolgendo approfondimenti.
 

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