Rio delle Galeazze, i soldi non bastano: ridimensionato il progetto di restyling

Il risanamento condotto dal Comune di Venezia in accordo con la Biennale

Enrico Tantucci

Cambiano costi e lavori dell’intervento di risanamento di Rio delle Galeazze, condotto dal Comune di Venezia in accordo con la Biennale grazie ai fondi del Progetto di sviluppo e potenziamento delle attività de La Biennale di Venezia in funzione della costruzione di un polo permanente di eccellenza nazionale ed internazionale a Venezia , legati al Pnrr.

Nell’ambito del finanziamento, è previsto il risanamento, il consolidamento e il ripristino strutturale dei marginamenti del bacino della Darsena dell’Arsenal Vecchio, dei Moli, del rio delle Stoppare e delle strutture fondazionali in acqua delle Torri della porta da Mar.

Prevista, poi, anche la generale riqualificazione del compendio attraverso la rimozione di tutte le opere provvisionali di messa in sicurezza quali i palancolati metallici posti a protezione delle rive; il ripristino della fruibilità degli specchi d’acqua dei bacini storici dell’Arsenale e, infine, il recupero dell’insieme di rive e fondamenta prospicienti i marginamenti sopraindicati oggetto d’intervento.

Gli interventi hanno, pertanto, come obiettivo il completamento della riqualificazione della direttrice di attraversamento acqueo nord-sud dell’arsenale vecchio.

Il collegamento del bacino San Marco con il canale delle Fondamente Nove è costituito dal rio delle Galeazze, dalla Darsena Vecchia e dalla Darsena delle Galeazze dell’Arsenale.

Allo stato attuale sia il rio delle Galeazze (a sud) che la darsena delle Galeazze sono state oggetto di interventi di risanamento dei marginamenti nei primi anni 2000 ed ulteriori opere di restauro del patrimonio edilizio adiacente sono state completate dal provveditorato Opere Pubbliche, dalla Marina Militare e dal Comune di Venezia.

Il recupero dei marginamenti della Darsena Vecchia costituisce, pertanto, il naturale completa mento delle opere già realizzate, cui si aggiungono alcuni interventi complementari di restauro e riqualificazione funzionale del sito.

Ora le modifiche riguardano nello specifico quanto segue: l’introduzione di attività propedeutiche ai lavori resesi necessarie a seguito della indisponibilità della documentazione attestante lo sminamento dell’area dell’Arsenale di Venezia e consistenti nella bonifica superficiale subacquea e successiva bonifica profonda subacquea da eseguirsi mediante perforazioni spinte fino a 7 metri con garanzia a 8metri. Inoltre, la punzonatura delle palancole e altre modifiche che, comporterebbero un aumento complessivo de costo dei lavori di poco meno di 2 milioni e mezzo di euro.

Un aumento che il Comune non è in grado di sostenere nel quadro economico dei lavori. Di qui la decisione di finanziare l’aumento di spesa solo per le opere essenziali. La rimozione dei corpi morti e dei moletti esistenti, il risanamento dei muri di sponda, quello delle pavimentazioni; l’adeguamento dei sottoservizi; la manutenzione del ponte in legno tra le due torri; solo in una seconda fase toccherò ai lavori non indispensabili.

Saranno finanziate con ribassi d’asta. L’importo complesso dei valori sale così a oltre 9 milioni e mezzo di euro. Intanto, la Soprintendenza ha comunicato lo stralcio dal progetto ministeriale delle Tese del Bucintoro, che verrà ripreso più avanti, Considerato adeguato il livello di pescaggio a meno 3 metri del canale, poiché al momento il transito di mezzi pubblici non è consentito.

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