Rio Cimetto, c’è l’idrovora per evitare gli allagamenti

Il commissario Carraro: «Passo avanti importante per la sicurezza idraulica» Ma c’è ancora molto da fare per allontanare il pericolo di finire sott’acqua
Inaugurazione dell'impianto idrovoro Cimetto a Mestre con la partecipazione degli assessori Chisso e Dalla Tor.
Inaugurazione dell'impianto idrovoro Cimetto a Mestre con la partecipazione degli assessori Chisso e Dalla Tor.

GAZZERA. Dopo sei anni di attesa è stata inaugurata ieri l’Idrovora del Rio Cimetto, affluente del Marzenego, che mette fine alla questione idraulica nella zona dell'abitato della Gazzera. Il 26 settembre del 2007 le zone della Gazzera e di Mestre vennero sconvolte da un temporale che mando case e strade sott’acqua, dopo la caduta di 350 millimetri d’acqua in 12 ore. «Finalmente inauguriamo l'Idrovora» spiegava ieri soddisfatto il commissario straordinario per gli allagamenti, Mariano Carraro «un'opera prevista ma non finanziata, ma grazie alla Regione abbiamo trovato le risorse». «Un'opera fondamentale dal valore di 850mila euro» dice Carlo Bendoricchio, direttore del Consorzio di bonifica Acque Risorgive «da un anno è operativa, portando già i suoi frutti in un paio di occasioni; l'impianto di sollevamento a scolo alternato si è reso necessario dopo l'alluvione e la conseguente esondazione del Rio Cimetto». «Semplicemente l'acqua del Rio viene aspirata dalle pompe nei momenti di piena o di alta marea(il Rio Cimetto non riesce a scaricare quando il Marzenego è in piena, esondando spesso a sud vicino all'abitato) e viene poi spostata dal bacino di scarico verso il Marzenego evitando esondazioni» continua Bendoricchio. «La storia parte da lontano, prima esisteva solamente l'impianto di Tessera che riceveva anche le acque del Rio Cimetto, ora invece si spezza il bacino e si anticipa il viaggio dell'acqua, raccogliendola con l'Idrovora». «L'impianto di Tessera non era più sufficiente» conclude Bendoricchio «quindi si necessitava di un'opera di questo genere che ha una capacità di sollevamento di 3000 litri per secondo che con l'aiuto di altre due pompe potrà raggiungere una quantità di sollevamento pari a 6000 litri al secondo». L'idrovora non avrà problemi di corrente, essendo dotata di un gruppo elettrogeno; il suo funzionamento è automatico, a capo di tutto c'è un computer che legge i livelli dell'acqua a monte e a valle delle vasche di aspirazione, azionandosi quando il livello arriva a 80/120mm ogni 12 ore. «Questa realizzazione crea un beneficio a tutto l'abitato interessato dal Rio Cimetto; tanto c'è ancora da fare per garantire la sicurezza idraulica di Mestre, ma questo momento è un passo significativo» precisa Carraro. Renato Chisso, assessore regionale alle Infrastrutture chiude l'inaugurazione: «I Consorzi non vanno sottovalutati, il loro è un lavoro silenzioso e prezioso, che risolve i problemi di tutti i cittadini, dando loro certezze».

Gianmarco Calfa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia