Rinegoziare il mutuo costerà cinque milioni
MOGLIANO. Il mutuo avvelenato nella pancia delle casse comunali incombe sul futuro di Mogliano. «Abbiamo debiti per 24milioni di euro» spiega il vicesindaco Giannino Boarina «e rinegoziare questo maxi mutuo, per effetto del derivato introdotto qualche anno fa, ci costerebbe oggi oltre 5milioni di euro». Alla vigilia del consiglio comunale che si è svolto ieri, il capogruppo della Lega Nord Massimo Zardetto e il vice sindaco Giannino Boarina hanno snocciolato i numeri del bilancio 2013. Così come le rivelazioni emerse sullo stato dei conti pubblici italiani, che secondo le stime rese note da Repubblica e dal Financial Times registrerebbero perdite per 8miliardi di euro, anche nell'ente moglianese si annidano i pesanti costi dell'ingegneria finanziaria.
«Il Comune allo stato attuale, secondo una ricerca che abbiamo commissionato» spiega Boarina «perderebbe più di 5milioni di euro nel caso volesse rinegoziare le condizioni del mutuo stabilite nel 2007. Ed è abbastanza inevitabile se consideriamo che in futuro potremmo pagare rate annue da 5milioni l'una». L'ingresso del Comune nel mondo dei derivati era stato caldamente sostenuto dall'allora direttore generale Vittorio Zanus, ora dipendente di Veneto Banca. Gli attuali amministratori leghisti non sembrano gradire, a tal punto che non escludono un'azione legale «nei confronti della banca Biis (Banca Infrastruttura Innovazione Sviluppo di Intesa Sanpaolo) per mancata trasparenza», anticipa il vicesindaco. L'unica soddisfazione per Boarina, negli ultimi anni, è quella di aver ridotto i debiti del Comune: dai 32milioni del 2006 ai 24milioni del 2013. Ma su ciascuno dei 27.923 abitanti moglianesi incombe un debito di 890 euro che si somma a quello nazionale. (m.m.)
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