Rincari Cav: sempre meno usano l’A4 e Mirano “soffoca”
MIRANO. «Nessuno utilizza più l’autostrada. Con gli aumenti d’inizio anno Cav ha preso un granchio, noi invece ci stiamo subendo il traffico». Come volevasi dimostrare. Ospite in trasmissione di un’emittente locale insieme al collega di Spinea Silvano Checchin, Maria Rosa Pavanello esprime tutte le sue preoccupazioni per gli effetti già visibili del rincaro dei pedaggi in A4 e A57, tanto da spingersi a passare dalle minacce ai fatti: pronte le pattuglie dei vigili a presidio delle strade più frequentate dai pendolari. «La gente non sta più entrando a Vetrego, ma non lo sta facendo neppure a Spinea. Se Cav aveva bisogno di recuperare l’investimento del Passante con gli introiti dei caselli, sta ottenendo l’effetto contrario: sono tutti sulle nostre strade». L’invasione è graduale, ma già si vede. E Mirano non ha neppure le contromisure necessarie per farvi fronte. «Non abbiamo risposte dal punto di vista delle mitigazioni e aspettiamo ancora i soldi delle compensazioni. Stileremo una lista, l’ennesima, di tutto ciò che manca e la denunceremo pubblicamente: barriere, ma anche il consolidamento dei fondi stradali, uno per tutti quello di via Porara». Sul nuovo traffico a Mirano, però Pavanello, sa che per fare la voce grossa ci vogliono dati certi. Così, entro fine mese, il sindaco passerà all’azione. Ha già ordinato di mettere due rilevatori di flussi in viale Venezia, con i quali misurerà per un breve arco di tempo il transito dei veicoli lungo la Sp 81, la camionabile che di fatto, secondo le prime verifiche, sembra diventata l’alternativa di molti all’autostrada. Qui si riversano non solo le auto in arrivo da Spinea, ma anche tutto il traffico locale, che punta poi dritto a via Cavin di Sala e via Noalese, direzione Padova. Il Comune dispone già degli apparecchi elettronici, basterà posizionarli nei punti prestabiliti, forse già la prossima settimana: nel giro di qualche giorno avrà a disposizione numeri e grafici di passaggi veicolari alle porte del centro. Dati dei flussi alla mano, il sindaco avrà la scusa per schierare i vigili, come già minacciato una settimana fa. Già preallertato il comando della polizia locale, a febbraio i controlli saranno continui. L’obiettivo è non transigere sui passaggi vietati, in particolare dei Tir, ma anche creare una sorta di ostruzionismo che scoraggi gli automobilisti ad attraversare Mirano. «La città non può sobbarcarsi tutti i problemi», conclude Pavanello, «siamo l’unico comune a non aver ancora visto un euro e ci tocca pure subire traffico e smog. Ci hanno imposto un Passante con la scusa di liberare i paesi dal traffico, ce lo ritroviamo deserto e con il centro città più intasato di prima».
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