Rinasce la Metro chef della città come testimonial
La campagna pubblicitaria è di quelle azzeccatissime: mezza città in questi giorni si è soffermata a guardare Franco Favaretto, titolare del Baccalà Divino della Gazzera piuttosto che Roberto Marton della trattoria Da Olindo, in versione gigantografia per le strade di Mestre, mentre prestano la faccia per l’apertura della nuova “Metro - La casa dell’Horeca”, dedicata al mondo della ristorazione e all'universo degli hotel e del turismo. E visto che il grande negozio di “Metro Italia Cash & Carry” di Marghera ha cambiato pelle con l'obiettivo di diventare un riferimento per i professionisti della ristorazione e dell’accoglienza veneziana, quale modo migliore per farsi conoscere se non quello di invitare a “metterci la faccia proprio i clienti”, ossia gli chef che in questo territorio sono conosciuti?
Da qui allo slogan “Venezia è servita”, il passo è brevissimo e la campagna pubblicitaria ha fatto centro. Ieri il taglio del nastro ufficiale degli spazi rinnovati. In tanti erano curiosi di capire cosa si combinava all'interno dello store, riuscito a portare a termine il nuovo allestimento e il completo layout in sei mesi, senza mai chiudere. Spazi ridotti, il piano superiore non esiste più, un prodotto mirato e non più generalista: food and beverage per lo più. Presenti l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Simone Venturini, e il consigliere delegato al Lavoro, Paolino D’Anna.
Dopo una visita ai vari reparti del negozio e il consueto taglio del nastro e della mega torta, l’assessore Venturini, portando i saluti del sindaco, Luigi Brugnaro, ha espresso soddisfazione per il rilancio del punto vendita di “Metro”, obiettivo che l’amministrazione comunale si era data, per mantenere nel territorio l’importante attività commerciale e i suoi posti di lavoro, dopo l’annuncio della chiusura dell’anno scorso. «La scelta di Metro di restare a Venezia e di investire nel territorio è la prova di una grande alleanza», ha esordito l’assessore Venturini, «che ha visto coinvolti l’amministrazione e i vertici dell’azienda. Un lieto fine non scontato, ricercato dal sindaco e dalla giunta, che ha permesso di salvaguardare 60 posti di lavoro e ha consegnato ai tanti professionisti della ristorazione del nostro territorio, simpaticamente coinvolti anche nella campagna pubblicitaria, un servizio moderno e di qualità. Questa azienda, da anni presente nel veneziano, ha visto finire un ciclo ma ha saputo rinnovarsi ed iniziarne uno nuovo, nel quale noi abbiamo creduto».
«Venezia è una città storica per Metro», ha precisato l'’mministratore delegato di Metro Cash & Carry, Claude Sarrailh, «in cui siamo presenti dalla fine degli anni ’70. Oggi siamo qui per porre su questa piazza una rinnovata attenzione. Perché mai come adesso crediamo che la nostra strategia commerciale possa sposare i bisogni dei professionisti veneziani della ristorazione e dell’ospitalità».
Quattro mila metri quadri, la presenza di prodotti locali a chilometro zero, la iper moderna pescheria dotata di cella per conservare i mitili, la macelleria con la possibilità di frollatura, un servizio delivery (di consegna a domicilio) e la Metro Academy (ieri ospitava la nazionale cuochi), spazio per corsi e degustazioni.
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