Rimpalli tra enti I Molini di Sotto diventano a rischio
MIRANO. Molini di Sotto? Un rimpallo di responsabilità mentre è comparso il cartello di pericolo di crollo. Prima il Genio Civile che fa sapere che l’immobile di Molini di Sotto non ricade in area del demanio idrico e quindi non è di competenza del Genio civile litorale veneto. E ora anche la risposta del direttore del Servizio igiene sanità pubblica che dice «sulle condizioni del rudere Molino di Sotto – Mirano – si riscontra che gli interventi di derattizzazione sono di competenza del privato se trattasi di area di proprietà privata e del Comune se trattasi di area pubblica, mentre la presenza di nutrie deve essere segnalata alla Città metropolitana di Venezia».
Ad accendere i riflettori sulle condizioni dell’antico rudere Molini di Sotto, nel cuore della città di Mirano, era stato Aldo Tonolo, figura storica miranese, coordinatore del comitato Salvioli, che da tempo si prodigava per il bene della sua città. Era stato proprio lui, il giorno della sua scomparsa, il 24 dicembre scorso, a inviare un esposto ai vigili del fuoco, al Comune, al Genio civile, alla polizia locale, al consorzio Acque risorgive e all’Ulss 3 Serenissima, per denunciare la pericolosità dell’edificio, oltre alle condizioni in cui versa. Ed era stato anche lui a fare in modo che la polizia locale si attivasse per far transennare l’area a rischio.
Adesso l’edificio sta per essere ripulito, alcuni alberi sono stati tagliati all’interno. Rimangono quelli addosso alle pareti. In più un’inferriata della cancellata che era pericolante e a penzoloni è stata sistemata, in quanto rischiava di cadere in acqua. Qualcosa si sta muovendo quindi. I vigili del fuoco avevano invitato il Comune a prendere “i provvedimenti necessari al fine di monitorare nel tempo la situazione onde si verificassero in futuro problematiche per la pubblica e privata incolumità”.
L’assessore, nonché vice sindaco, Giuseppe Salviato aveva fatto sapere che per i vigili del fuoco non vi fosse alcun pericolo grave o immediato. «Nell’ipotesi in cui la muratura», aveva detto il Genio civile, « lato bacino dei Molini, dovesse crollare, anche parzialmente, potrebbe costituire ostacolo al deflusso delle acque».
E aveva anche aggiunto che l’ufficio stava proprio contattando la proprietà per far eseguire la messa in sicurezza delle murature “lungo il perimetro dell’immobile prospiciente il bacino dei Molini di Sotto” , specificando che la rimozione del materiale, eventualmente crollato, dovrà essere a carico della proprietà. Ora i cartelli di pericolo. Basterà?
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