Rimborsopoli M5S. Cozzolino:«Vi spiegherò tutto». Ma la base è spaccata

Il parlamentare di Mirano vuole incontrare gli attivisti della provincia di Venezia. Intanto Di Maio l’ha silurato
Emanuele Cozzolino durante un recente comizio a Mira
Emanuele Cozzolino durante un recente comizio a Mira

VENEZA. «Sono pronto a incontrarvi per un chiarimento». Non ha nessuna intenzione di passare per colui che voleva intascarsi i soldi Emanuele Cozzolino, il deputato veneziano del Movimento Cinque Stelle coinvolto nel caso Rimborsopoli, per non aver versato 13 mila euro nel fondo destinato alle piccole imprese. «Chiarirò», ha scritto in un messaggio agli attivisti.



Un chiarimento che probabilmente risulterà tardivo dopo che ieri sera Luigi Di Maio ha silurato lui e gli altri sette parlamentari non in regola con i versamenti. «Sono fuori», ha detto, pur lasciando un margine di riconciliazione: «Se hanno da obiettare possono farlo e contattarci».

Ieri sera, raccontano alcuni attivisti, Cozzolino stava valutando le mosse. Durante la giornata, prima dell’annuncio di Di Maio, nelle due chat territoriali del Movimento Cozzolino aveva dato la sua disponibilità a incontrare gli attivisti e i consiglieri comunali del Miranese e della Riviera del Brenta. Probabilmente due distinti incontri, date non ancora fissate. Ieri i vertici locali del movimento hanno tenuto un basso profilo, rinviando - come ha confermato poi Di Maio - tutto ai probiviri. Ma il subbuglio nella base era e resta evidente. Per i colpevolisti «Cozzolino ha tradito il Movimento, se aveva delle difficoltà lo doveva dire subito»

E Di Maio ha fatto bene ad allontanarlo, anche se, in termini di legge, resta candidato alla Camera. Per gli innocentisti il suo è stato «un errore in buona fede: ha già restituito 180 mila euro».

Le chat M5S attive nel Veneziano, prima e dopo Di Maio, erano infuocate. Martedì sera, in un post pubblicato su facebook alle 20.46 Cozzolino aveva ammesso le sue responsabilità, stabilendo la sua linea difensiva. «Nel 2014, a fronte di problemi personali, ho mancato di versare 13 mila euro», ha scritto il deputato spiegando però l’intenzione di colmare il gap «entro la fine del mandato».

«In ogni caso la cifra è stata ripianata in questi giorni». E a conti fatti, scrive Cozzolino, saranno quasi 200 mila euro i soldi da lui versati nel fondo del micro-credito voluto dal Movimento. «Mi preme in sostanza molto più l'essere onesto, non il sembrare onesto», spiega in un altro passaggio il deputato veneziano, dicendosi pronto però a fare un passo indietro «se mi verrà chiesto, nell'interesse del Movimento 5 Stelle», annunciando la pubblicazione di «un report con tutte le ricevute dei versamenti che ho effettuato».

Quel passo indietro, ora, gli è stato chiesto. Anche se Cozzolino vuole, prima di tutto alla base, dimostrare la sua onestà. «Disponibile a un chiarimento», il suo messaggio ai militanti. «Un chiarimento è necessario, spiega Massimo De Pieri, consigliere comunale di Spinea. «In questi anni il rapporto con Emanuele è stato quasi quotidiano», aggiunge, «prima di esprimere giudizi vogliamo incontrarlo di persona».


Arianna Spessotto, deputata di San Donà, conosce Cozzolino da anni, e con lui ha lavorato alla Camera. Crede che dovrebbe fare un passo indietro? «Questo lo lascio decidere a lui, non mi voglio esprimere ma credo che il suo contributo, anche in termini economici, sia sotto gli occhi di tutti. Ha avuto dei problemi ma ha anche spiegato che avrebbe sanato la sua posizione entro la fine del mandato».

Dovrebbe fare un passo indietro? Giriamo la domanda a Marco Da Villa, deputato mestrino: «Per questo ci sono i probiviri», dice Da Villa, «non mi sento di esprimere giudizi, ma il lavoro fatto da Emanuele in questo territorio è sotto gli occhi di tutti».

E’ fredda l’ex candidata a sindaco di Mira, Elisa Benato, oggi consigliera comunale. «Non spetta a noi giudicare, ma ai probiviri. Spetta a loro verificare quanto è successo».

Luciano Claut, ex assessore a Mira, è uscito dal Movimento un mese fa, in aperta polemica per la mancata candidatura: «E per fortuna che ne sono uscito. Quello che sta avvenendo è incredibile. La giustificazione di Cozzolino è tardiva, data solo dopo essere stato sgamato».


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