Rimborso statine negato Ferderanziani insorge
CHIOGGIA. Annullato il rimborso per i farmaci che riducono il colesterolo (ipolipemizzanti) agli over 80. Una decisione che discende da un’indicazione dell’Aifa (Agenzia nazionale del farmaco), che ha negato prove scientifiche di validità di questi farmaci (statine) negli over 80, e che l’Asl 14, come tutte le altre aziende sanitarie, ha applicato, scatenando però le proteste della Federanziani nazionale che ha additato Chioggia come l’unica realtà a non concedere i rimborsi arrivando ad imputare alla direzione generale dell’Asl 14 anche la responsabilità di “eventuali decessi dovuti all’impossibilità di curarsi”.
«La decisione del direttore dell’Asl 14 di Chioggia», si legge nella nota di Federanziani, «provoca una gravissima discriminazione per gli ultraottantenni, assurdamente motivata chiamando in causa la mancanza di studi dei farmaci sulla popolazione over 80. È la prova che occorre immediatamente modificare la clinica sugli studi per l'immissione in commercio dei farmaci o per le loro indicazioni già presenti e future». Dura la presa di posizione della federazione che riunisce le associazioni della terza età. «Dalla prossima settimana», spiega Roberto Messina, presidente di Federanziani, «avvertiremo gli interessati di questo grave rischio e ci difenderemo nelle sedi opportune in casi di peggioramento, ricovero o morte del paziente».
In effetti le statine non sono rimborsate, ma non per un’invenzione dell’Asl 14, ma su indicazione dell’Aifa e a seguire della Regione Veneto, a Chioggia come in tutte le altre Asl. La modifica alla nota 13 dell’Aifa pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’8 luglio 2014, che vale per tutta Italia, stabilisce che la “rimborsabilità a carico del sistema sanitario nazionale degli ipolipemizzanti si intende estesa, in prevenzione primaria, fino agli 80 anni. Oltre tale età non esistono evidenze sufficienti a sostegno dell’opportunità del trattamento”.
«La nota dell’Aifa», spiega la direzione dell’Asl 14, «è stata trasmessa a tutte le aziende sanitarie del Veneto con la nota 432187 del 15 ottobre scorso. A sua volta è stata trasmessa ai medici di famiglia (a cui competono le prescrizioni di questi farmaci) con una lettera del direttore aziendale dei Servizi farmaceutici. Non esiste quindi una determina, ma solo una lettera in cui diamo informazione della nota della Regione».
Pronta la controreplica della Federanziani che invita i funzionari veneti della sanità a dimettersi. «Redigere delibere e determine è un atto delicatissimo e non si possono omettere frasi importanti come quelle della nota 13 Aifa sui pazienti anziani. Nella nota è ben specificato che “nei pazienti con età maggiore di 65 anni ma con evidenza di malattia coronarica, vascolare o diabete mellito la rimborsabilità dei farmaci ipolipemizzanti è a carico del Ssn per definizione, dovendosi considerare questi pazienti in prevenzione secondaria”; la nota non afferma che al compimento dell’80esimo anno la spesa non è più a carico del Ssn. Pertanto l’interpretazione delle varie Regioni e delle Asl che omettono il riferimento alla prevenzione secondaria è errata, ed appare ispirata esclusivamente ad una logica di carattere ragionieristico. Per questi gravi motivi Federanziani chiede a gran voce la rimozione di questi funzionari».
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