Rilievi fonometrici nei locali della piazza
JESOLO. Rilievi fonometrici nei locali di piazza Mazzini ancora colpiti dal provvedimento di chiusura della Procura della Repubblica. Un sequestro atipico che prevede che rimangano aperti, ma senza musica e con chiusura obbligatoria alle 2 di notte. Ieri mattina sono stati effettuati, alla presenza della polizia, altri rilievi sui decibel per cercare di limitare il rumore che è stato uno dei principali motivi che hanno sortito il provvedimento della Procura.
Per venerdì i legali dei locali hanno presentato istanza al tribunale del Riesame contro il sequestro.
Difficilmente prima di allora le cose potranno tornare come prima e lo conferma il delegato jesolano dell’Ascom, presidente di Mazzini Live, ovvero l’associazione che tutela i locali della piazza, l’avvocato Alberto Teso.
«Ormai dobbiamo confidare sul fatto che la situazione migliori per la prossima estate», dice Teso, «anche se abbiamo fatto di tutto per cercare una soluzione nel breve periodo, compresi questi rilievi fonometrici con l’Arpav per provare attraverso dei limitatori dei suoni prodotti nei locali. L’istanza al Riesame sarà dunque presentata per venerdì 19, prima non sarà possibile comunque avere nulla».
I gestori di Primafila, Le Vip, Capannina, Gasoline sono in tensione dallo scorso agosto, quando sono stati colpiti dal provvedimento della Procura che segue un esposto con centinaia di firme di attività e residenti, presentato dagli avvocati Valentina Gasparini e Luigi Ravagnan.
Alcuni dei gestori stanno pensando addirittura di cedere l’attività e lo hanno scritto a chiare lettere su cartelli affissi all'esterno appena dopo il provvedimento spiccato dalla Procura. (g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia