Rifiuti pericolosi della Mestrinaro chiesti otto anni

Per il pm Gava da condannare i fratelli Lino e Sandro Mario La Save vuole 78 mila euro e la Città metropolitana 50 mila

Sta per arrivare alla conclusione il lungo processo ai vertici della Mestrinaro di Zero Branco, accusati di traffico di rifiuti pericolosi.

Ieri, in tribunale a Treviso, è stato il momento delle richieste dell’accusa e delle numerose parti civili. Il pm di Venezia Giorgio Gava ha chiesto una condanna a 3 anni per Lino Mestrinaro, 59 anni, e a 2 anni per il fratello Sandro Mario, 53, gestori della ditta Mestrinaro; un anno e sei mesi per Italo Battistella, 51 anni responsabile della sicurezza della ditta; un anno e dieci mesi per Maurizio Girolami, referente della società Intesa Tre; è stata invece chiesta l’assoluzione per l’amministratore dell’Adriatica Strade, Loris Guidolin, 50enne di Castelfranco.

Secondo la Procura, nell’azienda di Zero Branco arrivavano rifiuti inquinanti conferiti dalle imprese edili. La Mestrinaro avrebbe dovuto trattarli per renderli inerti: in realtà, secondo gli inquirenti, i materiali non sarebbero stati sottoposti a “bonifica”, ma mescolati a calce e cemento e rivenduti così com’erano (a 39 euro a tonnellata). Il materiale veniva poi utilizzato nei cantieri come base per strutture di ogni tipo: strade e parcheggi lastricati di rifiuti pericolosi, dalla terza corsia dell’A4 fino al parcheggio dell’aeroporto Marco Polo, impregnati di arsenico, nichel e cromo da 2 a 6 volte i valori limite. Scarti di materiale edile che dovevano essere resi inerti per essere riutilizzati, ma che invece, secondo l’accusa, sono stati reimmessi nel circuito delle costruzioni quasi così com’erano.

Non ci sono solo gli enti locali che vogliono essere risarciti per il presunto danno provocato dalla Mestrinaro: si è costituito parte civile anche il ministero dell’Ambiente che ha chiesto ieri una provvisionale di 300.000 euro; la Save ha chiesto 78.000 euro, la Città metropolitana di Venezia 50 mila, la Regione 100 mila, i comuni di Roncade e Zero Branco 80 mila ciascuno e le associazioni a tutela dell’ambiente Legambiente e Wwf 25.000 euro.

Gli imputati sono accusati di traffico di rifiuti pericolosi. Il misto cementato stabilizzato prodotto e venduto da Mestrinaro Spa, società fallita per la quale il pm Gava ha chiesto una condanna a 120.000 euro di sanzione pecuniaria, è un «semilavorato pericoloso per la salute e per l’ambiente: un rifiuto illecitamente e serialmente smaltito secondo un preordinato e strutturato disegno fraudolento e illecitamente e serialmente venduto a caro prezzo a terzi di buona fede», secondo quanto affermato dal giudice di Venezia. Ecco perché così tanti enti chiedono di essere risarciti sia per il danno patrimoniale che per quello non patrimoniale causato dagli imputati. Il processo, trasferito da Venezia a Treviso, è stato rinviato al prossimo 17 gennaio per dare la parola alle difese degli imputati.

Giorgio Barbieri

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