Rifiuti e pulizia al top del malcontento

Nella classifica delle lamentele dei cittadini seguono l’arredo urbano, la gestione dei parchi, i ponti dissestati e le buche
Di Mitia Chiarin
Rifiuti abbandonati in via Fornace ad Altobello
Rifiuti abbandonati in via Fornace ad Altobello

Rifiuti abbandonati, cassonetti sporchi e pulizia della città. E poi l’arredo urbano, la gestione del verde pubblico e dei parchi. Al terzo posto ci sono invece i dissesti dei ponti veneziani e pure le centinaia di buche della malandata viabilità della terraferma.

Dal 2010, il malcontento dei cittadini si esprime anche via internet, attraverso la piattaforma Iris 2.0, il sistema di raccolta delle segnalazioni via internet dei cittadini che compie cinque anni. E che viaggia sulla media delle cinquemila segnalazioni l’anno. Oltre venticinquemila quelle già raccolte e deviate agli uffici comunali per la risoluzione del problema. Ad ogni segnalazione viene assegnato un numero identificativo e il cittadino (chi segnala o il semplice curioso) può seguire l’evoluzione della pratica, può aggiornare la segnalazione con una localizzazione su mappa ed inviare foto che spiegano il problema.

Finora le segnalazioni concluse sono state 19.762, quelle ancora in carico agli uffici sono quasi 4mila, quelle non ancora prese in carico quasi 1.500. Quasi il 20 per cento delle segnalazioni riguarda, a livello comunale, il problema dei rifiuti, dei cassonetti e della pulizia della città. Ma a seconda del territorio di competenza, le segnalazioni cambiano ed è possibile ottenere una mappa dei problemi, le cosiddette emergenze con cui i cittadini hanno quotidianamente a che fare. A Murano-Burano il problema più sentito (21,9 per cento) è quello dei dissesti e delle buche su calli e ponti. Il 10,4 per cento di segnalazioni è per animali molesti (topi e zanzare). A Lido-Pellestrina con il 27,8 per cento il problema più frequente è quello della manutenzione del verde pubblico, seguito dai dissesti stradali. Ma ci sono anche problemi con l’illuminazione pubblica (10,44 per cento) e i ristagni dei tombini che non funzionano bene (10,7 per cento).

In terraferma, scenario differenziato. A Favaro quasi il 30 per cento di segnalazioni riguarda il verde pubblico e il 22,3 per cento la pulizia di strade e cassonetti. A Mestre Carpenedo il problema più sentito è quello dei rifiuti con quasi il 21 per cento di segnalazioni. Appena sotto, buche e dissesti di strade e marciapiedi (18,4 per cento) e poi la raccolta dei rifiuti (15,4). A Chirignago-Zelarino i dissesti stradali interessano il 18,6 per cento di segnalazioni mentre la raccolta dei rifiuti il 18 per cento. Problemi anche con la segnaletica stradale (13,6 per cento) e l’illuminazione pubblica (10,9 per cento). A Marghera, il 21,8 per cento delle segnalazioni riguarda la manutenzione del verde pubblico ma subito dopo, con il 19,9 per cento, ci sono la pulizia dei cassonetti e la gestione dei rifiuti oltre all’immancabile problema della manutenzione delle strade (15,1 per cento).

Il voto medio degli utenti al sistema informatico di segnalazione dei disservizi è buono: 7,33 di gradimento su una scala da uno a dieci. La piattaforma, creata da Venis Spa, ha vinto premi nazionali nel 2009, 2012 e 2015. Ma se funziona la segnalazione via computer, facile da usare e trasparente, da migliorare è il grado di risposta degli uffici comunali. L’ultima segnalazione arriva da viale San Marco dove il comitato dei residenti si è lamentato del modo con cui è stato sistemato dagli operai del Comune un avvallamento stradale, rispettando il classico adagio del “pezo el tacon del buso”.

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