Rifiuti abbandonati, appello di Bettin: «Basta abbandoni, sviluppiamo assieme buone pratiche»
VENEZIA. Ecco il testo dell’appello lanciato oggi dall’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin e rivolto ai cittadini veneziani.
Il “viaggio” notturno attraverso la Venezia dei rifiuti impropriamente, incivilmente abbandonati, ben documentato dai media, dimostra che, a fronte della stragrande maggioranza di cittadini che smaltiscono regolarmente i rifiuti e che stanno portando a livelli sempre più alti la raccolta differenziata e le buone pratiche, esiste una tenace minoranza che danneggia tutti.
Nel caso degli irriducibili incivili, vanno individuati con l’importante lavoro degli ispettori ambientali e perseguiti con adeguate sanzioni. Nel caso di persone che ancora abbiano autentiche difficoltà a smaltire correttamente, occorre spiegare ancor meglio, educare alle buone pratiche.
Sono sempre meno, tuttavia, gli alibi agli abbandoni impropri o selvaggi: a Venezia centro storico e nelle isole la raccolta differenziata ormai si fa sei giorni su sette (lunedì - mercoledì - venerdì carta e cartone; martedì - giovedì - sabato vetro, plastica e lattine; tutti i giorni il residuo: lasciando i sacchetti di fronte a casa tra le 6 e le 8 del mattino); esistono due Ecocentri nei quali conferire gli ingombranti, al Lido (via Malamocco, 18 orari dal lunedì al venerdi:8.30-12.30) e a Venezia per centro storico e isole (Santa Marta, di fronte canale Scomenzera, banchina Veneziana Navigazioni dal martedì al giovedì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 12 alle 18); esiste anche un Ecocentro mobile, ormeggiato davanti al mercato di Rialto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 15.30; esiste una rete di raccolta diffusa di oli esausti (i punti sono sul sito Veritas); esiste un numero verde al quale rivolgersi per ogni informazione ulteriore, compresa la prenotazione per l’asporto a domicilio gratuito dei rifiuti ingombranti: 800.81133; esiste il sito di Veritas (www.gruppoveritas.it) nel quale sono presenti tutte queste e tante altre informazioni e indicazioni precise e semplici da seguire.
Davvero, non esistono alibi per chi danneggia tutta la comunità, tutta la città, per la minoranza incivile che fa pagare a tutti pesanti costi economici e altrettanti costi di immagine. Lo sforzo di servizi pubblici e istituzioni dev’essere quello di migliorare in efficienza operativa e in chiarezza informativa, ma lo sforzo di tutti deve essere quello di isolare gli incivili e migliorare i già elevati livelli di buone pratiche (riduzione della produzione di rifiuti, selezione e differenziazione, riciclo) che stanno facendo della nostra città, pur così singolare e difficile, un modello grazie al sistema che, con il concorso di tanti cittadini, sta sviluppando nella filiera dei rifiuti.
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