Rifiuta la droga, picchiato dal pusher

Ferito a un occhio un residente che stava tornando da una passeggiata con il cane. La scena davanti ai figli

MESTRE. «Vuoi droga?».

Si è sentito rivolgre questa domanda ieri mattina verso le 9 un padre di famiglia che tornava dalla passeggiata con il cane in via Fogazzaro. Domanda rivoltagli da un noto pusher attivo tra la fine di via Cappuccina e via Fogazzaro. Il mestrino ha risposto con un secco no, rimbombato nella via e ripetuto più volte, vista l’insistenza a vendere dello spacciatore. Alla fine il pusher è diventato violento: prima qualche strattone, poi un pugno che ha colpito il mestrino sugli occhiali, che sono volati a terra rompendosi. E un calcio.

Il mestrino ha urlato. I figli piccoli si sono affacciati dal terrazzo, hanno visto il padre ferito e si sono messi a gridare, per la paura. Ed è scattata la segnalazione della rissa in strada alla sala operativa della questura.

Arriva la polizia. Pochi minuti e in via Fogazzaro arriva una volante della questura che raccoglie il racconto dell’uomo ferito, che poi è andato al pronto soccorso a farsi medicare. Il pusher si è invece dileguato ma è stato identificato dagli uomini del commissariato di Mestre che indagano. Per il mestrino, sei giorni di prognosi per una ferita alla palpebra e un bello spavento.

«Sta bene ma è scosso. Adesso abbiamo paura perché prima di oggi non ci era mai capitata una cosa simile. Quell’uomo ha minacciato mio marito: «So dove abiti», gli ha detto. «Ma è possibile vivere così?», si interroga la moglie. Oggi andranno a sporgere denuncia.

La protesta dei 160. La lite in strada è la goccia che fa traboccare il vaso della sopportazione di una zona di Mestre, il quadrilatero tra via Cappuccina, via Sernaglia, via Fogazzaro e Rampa Cavalcavia dove «negli ultimi mesi è aumentato drammaticamente il numero degli spacciatori e delle prostitute che detengono il controllo dell'area», segnala la seconda lettera di denuncia, firmata da 160 residenti, che sollecitano un intervento di forze dell’ordine e sindaco e un presidio, 24 ore su 24, dei vigili urbani. Gli spacciatori allontanati da via Piave sono arrivati qui. Il comitato spontaneo della zona ricorda che i problemi sono tanti: l’arrivo da alcuni mesi di gruppi di «spacciatori magrebini, i cui volti sono ormai noti ai residenti e alle forze dell'ordine» e che «imperversano tra il muretto lungo il lato est del parco di via Cappuccina/via Sernaglia, confinante con il Comando della polizia locale, il Bar Cappuccino Hour, il Pub agli Artisti e il Call Center» davanti al distretto dell’Asl.

«Numerosi e quotidiani gli episodi di cessione di droga alla luce del sole lungo i marciapiedi, dove gli spacciatori si lanciano abitualmente in pericolose scorribande in bicicletta: ed è frequente assistere a liti tra quei soggetti che, senza alcun ritegno, si azzuffano per le strade davanti ai presenti attoniti e spaventati» ma «vengano addirittura importunate ragazze, anche minorenni, che al passaggio ricevono volgari apprezzamenti da quei giovinastri».

Di notte, si aggiungono le prostitute «apparse ultimamente ed in numero crescente» . Inquietudine anche per l’aumento di mendicanti.

Il centro islamico. Da via Fogazzaro si segnala pure la difficile convivenza con il centro islamico, luogo di preghiera di molti musulmani. «Non abbiamo alcun problema con il fatto che preghino. Il problema è che fanno rumore con i loro canti e almeno la sera, nei palazzi, va rispettata la quiete. Lo prevedono i regolamenti condominiali. Abbiamo provato più volte a parlare con loro ma ci rispondono di comprare la loro sede o di vendere le nostre case per creare un quartiere islamico. Noi siamo nati qui e qui vogliamo vivere, nel rispetto delle regole. Il sindaco ci aiuti», racconta una abitante della zona, che ha chiesto, come tutti, l’anonimato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:drogapusher

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia