Rifiuta la droga, aggredito e rapinato

Jesolo. Il giovane barista nella caduta si è fratturato la spalla. L’agguato la notte di Capodanno alla chiusura del locale
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - BASSO ERMES AGGREDITO
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - BASSO ERMES AGGREDITO
JESOLO. Lo ha avvicinato per proporgli della droga, ma al suo netto rifiuto ha colto l’occasione per aggredirlo e gettarlo a terra. Ermes Basso, 27enne barista di Jesolo, aveva appena finito il turno di lavoro al locale “Reverse” di piazza Mazzini la notte di Capodanno e si stava dirigendo, verso le 5 del primo giorno dell’anno dalla fidanzata che abita in piazza Brescia. Ermes, oltretutto disabile e senza un arto a seguito di un incidente stradale occorso nel 2006, non ha potuto opporre più di tanta resistenza, colto di sorpresa da quell’aggressore minaccioso e spietato. Cadendo a terra si è pure procurato una frattura alla spalla.


Lo spacciatore-rapinatore, straniero, probabilmente nordafricano, gli ha sfilato il portafogli dalla tasca del giubbotto, con all’interno qualche decina di euro, i documenti, la carta di credito. Poi si è dileguato nel nulla, lasciando la sua vittima sull’asfalto a gridare per il dolore e chiedere aiuto. Ma a quell’ora non è passato nessuno. Non un testimone o qualcuno che lo potesse aiutare. Si è rialzato con fatica ed è andato a casa. La mattina successiva è recato al pronto soccorso dove i sanitari hanno riscontrato una frattura alla spalla e gli hanno applicato uno speciale tutore prima di dimetterlo.


Ermes Basso è ora a casa con la spalla fratturata e tanta rabbia. «Mi è saltato addosso appena gli ho detto seccamente che non mi interessava la droga», racconta, «lui è stato zitto, poi mi ha aggredito con estrema violenza facendomi cadere. Non mi aspettavo quella reazione. Ero solo e non ho potuto difendermi. Ha approfittato del fatto che fossi a terra dolorante per sfilarmi il portafogli e poi andarsene vie dileguandosi nel nulla. È un fatto molto grave, io credo che a Jesolo la questione sicurezza debba essere affrontata seriamente. Ci vogliono più controlli, personale in borghese che si aggira per la città, altrimenti questi spacciatori e rapinatori si nasconderanno ed entreranno in azione al momento opportuno, come nel mio caso. I cittadini hanno bisogno di questo per sentirsi sicuri».


Si è sfogato sui social, in particolare Occhio Jesolano, dove ha raccontato la sua avventura e chiesto almeno di poter ritrovare i documenti. Le forze di polizia stanno ora indagando. Nessuna traccia dell’aggressore che potrebbe essere stato catturato da qualche videocamera della zona tra piazza Mazzini e piazza Brescia.


Il sindaco, Valerio Zoggia ha espresso solidarietà al 27enne barista di Jesolo. La polizia locale di Jesolo è sempre in prima linea nel controllo del territorio, ma anche nella stagione invernale si avverte la necessità di controlli integrati tra le forze dell’ordine per raggiungere capillarmente un territorio molto vasto come il lido di Jesolo, dove si nascondono in questa stagione spacciatori e bande di ladri pronte ad approfittare di persone sole o di rubare in zone isolate e buie. L’appello è di controllare le abitazioni sfitte o abbandonate, in cui si nascondono potenziali criminali.


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