Rifatte le coperture alle pensiline rotte

SANT’ANNA. Interventi sulle pensiline delle fermate dei bus delle frazioni e al via la progettazione per mettere in sicurezza le fermate tra Sant’Anna e Cavanella situate sul ciglio della Romea e...

SANT’ANNA. Interventi sulle pensiline delle fermate dei bus delle frazioni e al via la progettazione per mettere in sicurezza le fermate tra Sant’Anna e Cavanella situate sul ciglio della Romea e senza alcuna protezione.

Dopo gli eventi atmosferici straordinari dello scorso febbraio e spronati dalle proteste dei comitati civici che chiedono più attenzione per le frazioni, gli amministratori comunali hanno deciso di dare un piccolo segnale anteponendo la sistemazione delle fermate delle frazioni a quelle delle fermate del centro città. Si parte dalle pensiline in cui con il vento del 5 e 6 febbraio sono state divelte le coperture e spaccati i vetri, ma non tarderanno interventi più consistenti per quelle fermate che risultano pericolose perché si trovano sulla strada, con fossi alle spalle e senza alcun tipo di protezione per chi attende il bus. Per la sistemazione delle undici pensiline di Ca’ Bianca, Ca’ Pasqua, Ca’ Lino, Isola Verde, Cavanella, Sant’Anna, Valli e Piovini sono stati stanziati 18.500 euro. «Stiamo provvedendo a risolvere le situazioni più urgenti», precisa l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «in molti casi abbiamo pensiline senza tetto e con vetri pericolanti dove va garantita in velocità la messa in sicurezza per evitare situazioni di pericolo. Abbiamo deciso di intervenire prima nelle frazioni e in un secondo momento nei centri di Sottomarina, Chioggia e Brondolo dove pure il maltempo ha provocato danni».

Ma da anni i residenti di Sant’Anna e Cavanella protestano per la pericolosità di alcune fermate che non solo non hanno pensiline, ma sono sprovviste di qualsiasi tipo di protezione, relegate in pochi metri tra il ciglio della strada e i fossati. La più pericolosa è tra quella tra via dei Fiori e via Margherita, ma anche altre sono state oggetto di protesta nel timore che studenti e anziani che attendono la corriera siano travolti dai camion o finiscano dentro il fosso.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia