Rientra a casa e trova i ladri, medico preso a pugni: "Accade di continuo, sono professionisti"
MESTRE. Torna a casa dopo la spesa e soprende due ladri che stanno rovistando in camera da letto, lo colpiscono con un pugno in pieno volto e aggrediscono anche una sua collaboratrice, che cadendo rovinosamente contro una finestra si taglia un polso. E' la brutta avventura della quale è rimasto vittima il medico in pensione Giancarlo Bottacin.
"Si parla tanto di percezione della criminalità, ma qui è realtà quodiana: sono solo l'ennesimo caso in zona", protesta lucidamente il medico, "ma qui serve più vigilanza: il modus operandi è sempre lo stesso, agiscono sempre alla stessa ora, quando sanno di non trovare nessuno in casa. Sono professionisti"
E' accaduto lunedì sera, poco prima dell'ora di cena - alle 19.30 - nella bella abitazione di via Castellana a Trivignano: il medico, 71 anni, stava tornando a casa insieme a due collaboratrici domestiche, quando si accorge che in casa c'è qualcuno. Va al piano superiore per vedere cosa sta accadendo e in camera da letto si trova davanti due persone con il volto coperto: neppure il tempo di chiedere aiuto, che il padrone di casa viene colpito al volto, con un pugno, che gli taglia le labbra.
"Mi ha messo le mani al collo e mi ha detto di stare zitto: sensazione orribile", racconta ancor ail medico.
A quel punto, sentendo il parapiglia una delle due donne sale di corsa le scale e viene a sua volta affrontata dai malviventi, che cercano di metterle paura: lei nel tentativo di divincolarsi, cade malamente contro una finestra e si taglia un polso, per fortuna senza lesioni gravi, accerterà poi al pronto soccorso.
A questo punto i due ladri si danno alla fuga, attraverso la finestra che avevano forzato per entrare, lasciando la stanza a soqquadro, ma senza rubare nulla: "Tranquilli e professionali, non hanno parlato", raccontano i testimoni che li hanno visti scappare attraverso i giardini delle ville vicine.
Le forze dell'ordine hanno recuperato il piede di porco usato per forzare la porta.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia