Ricovero mezzi va a fuoco distrutta una vita di lavoro

Mogliano. Nel capannone c’erano auto e trattori della famiglia Campigotto Danni per 50.000 euro. A causare l’incendio sembra sia stato un cortocircuito
Di Matteo Marcon

MOGLIANO. Il fuoco a due passi da casa manda in cenere gli attrezzi di una vita. Al civico 80 di via Zero Branco a Campocroce, l'auto di famiglia, una vecchia Fiat Uno, il trattore, il rasaerba, il motocoltivatore, il rimorchio, e tutti gli altri strumenti utilizzati per coltivare i campi, oggi non ci sono più. Oltre al grave danno economico, per decine di migliaia di euro, ieri mattina è stata grande la paura per la famiglia Campigotto. Il terrore, nella grande casa prima del cavalcavia, si è materializzato con il suono del campanello mentre tutti ancora dormivano. Il crepitio delle fiamme nella notte gelida di dicembre è stato notato quasi per caso: i vicini si sono alzati poco prima delle 4.30 per andare in bagno. Ma il consueto sottofondo delle auto in transito sul Passante, che scorre a circa un centinaio di metri, lasciava il posto a ben altro rumore: quello del fuoco che divora ogni cosa. I vicini di casa della famiglia Campigotto sono così stati i primi a scoprire che a pochi metri di distanza divampava l'incendio. È scattato immediatamente l'allarme al 118, sono intervenute sul posto quattro squadre di vigili del fuoco, due di Treviso e altrettante dal comando di Mestre. Per spegnere l'incendio ci sono volute oltre due ore di lavoro: alla fine di quell'edificio adibito a garage e ricovero attrezzi non rimaneva quasi più niente. È crollato il tetto e tutti i macchinari sono completamente carbonizzati. Il giorno dopo nella casa al civico 80 di via Zero Branco c'è grande scoramento per gli ingenti danni subiti. L'unica consolazione è di averla comunque scampata: «Le fiamme altissime erano molto vicine alla nostra casa e alla parte dove vive mia cognata», racconta Luigina Meneghello, «a poca distanza c'è anche una casetta in legno, che per fortuna non ha preso fuoco. L'incendio è stato circoscritto e i muri hanno tenuto». Ma la struttura è stata decretata inagibile dai vigili del fuoco, che dovranno anche cercare di capire le cause di questo misterioso incendio. «Ci hanno detto che forse è stato tutto causato da un cortocircuito della batteria della macchina», spiega la donna, «mio marito non la usava da tre giorni, era sempre stata ferma». Forse ad accelerare il fuoco ha contribuito la presenza di taniche di carburante. Per ora si tratta solo di ipotesi. Le prime stime dei danni parlano di 50mila euro, ma è un valore materiale a cui si dovrà aggiungere l'importo dei lavori di ripristino del fabbricato che è stato dichiarato inagibile. «Non siamo un'azienda agricola» ha voluto precisare Lugina Meneghello, moglie di Marcello Campigotto, affiancata dalla figlia Mary che risiede a Zero Branco «siamo in pensione e coltiviamo questa terra, sono circa 5000 metri quadrati, è quello che rimane dopo gli espropri del Passante».

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