Riconosciuti gli autori della rapina al bengalese

Saranno identificati i due giovani che sabato notte sono riusciti a scappare Altri episodi di razzismo a Marghera: insultati tre operai della Fincantieri 
L’episodio dell’aggressione di sabato sera, ai danni di un fruttivendolo bengalese in piazza Mercato a Marghera si va ad aggiungere alle minacce ricevute da tre operai della Fincantieri, sempre bengalesi, che venerdì sera sono stati insultati da un gruppo di ragazzi alla fermata Actv di Sant’Antonio. I tre erano appena scesi dal pullman e rientravano dal turno di lavoro. Si stavano recando a casa quando sono stati circondati da cinque, forse sei giovani che hanno iniziato a minacciarli e a offenderli con frasi ingiuriose. I tre non hanno reagito e hanno continuato a camminare per la loro strada.


È uno dei vari episodi che si stanno registrando a Marghera nei confronti dei cittadini della comunità bengalese che sembra essere tornata nel mirino dei gruppi di giovani che non solo provocano con frasi offensive e razziste, ma in alcuni casi sono passati alle vie di fatto che spaccando le vetrate della porte d’ingresso di un palazzo abitato solo da bengalesi e sabato sera picchiando con un bastone un bengalese intervenuto a difendere un connazionale, titolare di un negozio di frutta e verdura, preso di mira da tre giovani. Prima lo hanno minacciato e insultato e poi lo volevano rapinare del portafogli, Le sue grida hanno attirato l’attenzione di alcuni suoi amici che sono intervenuti per difenderlo.


A quel punto due dei tre aggressori sono scappati, mentre il più temerario ha affrontato i bengalesi. Ha preso un bastone colpendo uno dei bengalesi e lo ha ferito. L’uomo è stato medicato al pronto soccorso. L’aggressore si è poi nascosto in un bar di piazza Mercato dove gli agenti della volante intervenuti, lo hanno individuato e denunciato. È un 19enne di Marghera. Da quanto si è appreso i bengalesi aggrediti avrebbero riconosciuto anche gli altri due giovani italiani che volevano rapinare il fruttivendolo. La loro identificazione è solo questione di poco.


Considerati questi episodi e le varie minacce che i bengalesi subiscono, il console onorario del Bangladesh in Veneto Gianalberto Scarpa Basteri ha deciso di parlare della situazione con prefetto e questore.


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