Ricompare la sublagunare Due nuovi terminal acquei

Il piano non stralcia il maxi progetto sotto la laguna, prevista la realizzazione di un approdo per i vaporetti nell’area di San Basilio e uno a San Giobbe

È innominata -l’assessore Ugo Bergamo la chiama «linea di forza» - ma nel Piano urbano della mobilità 2020-2030 ancora c’è, disegnata: è la sublagunare, un tratto colorato di rosa shocking che taglia la laguna tra l’aeroporto di Tessera al centro storico. Nonostante un ordine del giorno allegato al Pat bocci il «collegamento veloce» tra aeroporto e Venezia, la linea non è stata cancellata dal nuovo Pum, anche se la prende larga: «Il progetto di sublagunare presentato dal promotore prevedeva, oltre al collegamento Tessera-Arsenale, la realizzazione del prolungamento della linea dall’aeroporto Marco polo al capolinea tranviario di Favaro, imponendo lo stesso materiale rotabile. Appare senz’altro più utile l’estensione dell’attuale linea tranviaria di Mestre all’aeroporto, senza rottura di carico a Favaro: l’appetibilità del servizio è senz’altro maggiore per l’utenza diretta all’aeroporto se non obbligata a un trasbordo». Conclusione: «Si riconosce l’importanza della tratta tranviaria aeroporto-Favaro, già inclusa nel quadro delle previsioni composto dal Pum 2010, ma da considerarsi indipendente dal vettore aeroporto-Venezia, finalizzato per lo più a servire l’utenza turistica». Punto: la sublagunare non si fa, ma neppure si cancella: per ora resta là.

Il nuovo Pum - pur senza scadenze certe - prevede anche la realizzazione di due nuovi terminal acquei a San Giobbe e San Basilio. Il primo, raggiungibile dalla stazione grazie al nuovo ponte delle Vacche - già finanziato dal ministero delle Infrastrutture, è in fase di redazione il bando di gara per la progettazione definitiva - prevede una riorganizzazione delle linee di Giracittà: «Si propone l’attestamento di un capolinea al nuovo terminal di San Giobbe, con una linea effettuata da motobattelli, riducendo contestualmente le linee in transito per il Canale di Cannaregio, utilizzando le Fondamente Nuove come interscambio per la laguna Nord». In questo modo, ricorrendo a motobattelli invece di motoscafi, si potenzierebbero i collegamenti Lido-Piazzale Roma, «percorso alternativo e concorrenziale per l’accessibilità alle Fondamente Nuove, Ospedale, Arsenale e Lido».

Quanto al nuovo terminal di San Basilio, si sa, è legato all’arrivo della nuova linea del tram (inizio del cantiere entro la fine dell’anno, con fermate alternate con il capolinea a piazzale Roma) che prevede però una riorganizzazione delle linee: quelle attraverso il canale della Giudecca, San Marco e il Lido attesterebbero sul nuovo terminal (i pendolari diretti a piazzale Roma-Mestre saliranno qui sul tram) «mentre su piazzale Roma potranno attestarsi i servizi per il Canal Grande». Obiettivi dichiarati: diminuire il traffico sul Canal Grande, della congestione pedonale, dell’affollamento dei vaporetti.

Poi il biciplan: realizzati nel comune 100 sui 200 chilometri previsti, sono in fase di approvazione il progetto definitivo per 32 chilometri al Lido e i 6 chilometri di Pellestrina.

Roberta De Rossi

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