Ricomincia la guerra delle antenne
Il Comune ricorre contro la sentenza del Tar, ma i gestori vanno avanti lo stesso
Ora, bisognerà vedere come andrà con il Consiglio di Stato. Belcaro ha scritto al ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, per chiedere «una modifica della normativa sulle telecomunicazioni cellulari, come indicato nel progetto di legge del senatore Felice Casson, per dare una reale autonomia ai Comuni». Mentre il Comune gioca in difesa, i gestori telefonici ed in particolari i vertici di Telecom Italia vanno all’attacco: «L’annullamento del piano consente a noi e alle altre aziende di richiedere di nuovo le autorizzazioni alle installazioni degli impianti, che non ci erano state concesse e che ora ci sono dovute, essendo stati cancellati i siti sensibili. Il Comune ricorra pure in secondo grado, ma non si capisce su quali basi, visto che ha già perso battaglie legali simili». Infatti, in questo come in altri contenziosi, Ca’ Farsetti ha perso perché per i giudici amministrativi il Comune uscito dalle competenze dell’ente proprie competenze con un’invasione nelle materie sanitarie che fanno capo allo Stato e alla Regione.
Il tribunale amministrativo ha deciso che il Comune non può istituire i siti sensibili (scuole, parchi e luoghi inquinati), cioè vietati alle antenne, annullando il piano stralcio e parte del regolamento comunale. L’amministrazione però ritiene che il piano fosse da considerarsi legittimo. «Per installare un’antenna - ha spiegato Belcaro - i gestori hanno bisogno della autorizzazione comunale a costruire. Quindi, come accade per gli edifici, sempre oggetto di licenza edilizia, per cui l’amministrazione ha la competenza di stabilire dove possono e non possono essere costruiti, lo stesso vale per le antenne». «Ho scritto al ministro Gentiloni - spiega, inoltre, l’assessore - perché non è possibile che le amministrazioni comunali lavorino per i regolamenti e i piani per le antenne e che poi tutte questo venga annullato». «Cercheremo di ottenere dal Consiglio di Stato - ha aggiunto Belcaro - una decisione a sezioni unite, per evitare di essere vittime delle opposte visioni di diverse sezioni sulla questione».
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