Richiedenti asilo presi per droga
BIBIONE. Avevano nascosto i dischetti di hascisc nei risvolti dei pantaloni e fra le natiche, in dosi pronte per lo smercio.
I carabinieri della Compagnia di Portogruaro, che erano sulle loro tracce da tempo, li hanno sorpresi martedì sera in centro a Bibione, in piazzale Zenith, fulcro della movida notturna della popolare località balneare. Sono finiti così in manette due richiedenti asilo, ospiti di una struttura convenzionata a San Michele al Tagliamento: Oumar Diallo e Pa Bojang, entrambi di 21 anni. Addosso avevano l’uno circa 7 grammi, l’altro 13 grammi di hashish. Dopo l’arresto per l’ipotesi di reato di detenzione di droga ai fini di spaccio, i carabinieri della Compagnia di Portogruaro, ai comandi del capitano Michele Laghi, hanno perquisito anche le loro stanze nel centro che li ospita.
I militari dell’Arma hanno trovato altri 26 grammi di hashish nelle disponibilità di Bojang. Complessivamente sono stati posti sotto sequestro 31 dosi per 45,58 grammi di stupefacenti. I due cittadini stranieri hanno trascorso la notte in una cella di sicurezza nella caserma di Bibione. Il caso è all’attenzione del sostituto procuratore Maria Grazia Zaina. Oggi sarà celebrata l’udienza di convalida dell’arresto dinanzi al gip Roberta Bolzoni. Diallo e Bojang saranno assistiti dall’avvocato Matteo Brovedani del foro di Pordenone.
L’indagine era scattata qualche giorno fa, dala segnalazione di alcuni residenti che avevano i due nei locali notturni che vanno per la maggiore. A seguito delle prime segnalazioni i carabinieri hanno svolto un attento monitoraggio anche in borghese. Proprio da una delle discoteche era partita la prima segnalazione sull’attività dei due giovani migranti, che contattavano i clienti con il classico approccio, quello del passaparola. Nascondevano la droga sotto piccoli cumuli di sabbia, per poi andarla a riprendere alle richieste dei clienti.
L’arresto dei due richiedenti asilo ha suscitato molto clamore anche tra gli amministratori e gli operatori turistici. «Crediamo si tratti di un caso isolato», ha riferito il sindaco di San Michele Bibione, Pasqualino Codognotto, «è un episodio che comunque ci amareggia e sorprende». (i.p.- r.p.)
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