Ricettacolo di pregiudicati la polizia chiude il bar Love

Il questore Sanna sospende per dieci giorni l’attività del locale di Marghera Trovati all’interno sfruttatori, “lucciole” e stranieri ricercati a livello europeo
Di Carlo Mion

Dieci giorni fa l’ultimo controllo e la conferma che il bar è ritrovo di pregiudicati e di gente che vive di espedienti. In particolare, secondo la polizia, è frequentato da sfruttatori di prostitute e da spacciatori. Si tratta del “Bar Love” di Marghera, a cui il questore Angelo Sanna ha sospeso la licenza fino al 23 novembre, a «tutela dell’ordine e sicurezza pubblica».

Il bar di via Fratelli Bandiera 53 è il primo locale chiuso temporaneamente dall’inizio dei maxi controlli voluti dal questore nelle zone a rischio della città e di Marghera.

Il locale, infatti, già dall’estate scorsa era stato monitorato dalle forze dell’ordine: i riscontri di polizia e carabinieri, effettuati in più riprese, anche in occasione di risse più o meno violente, hanno consentito di accertare che il locale era divenuto luogo di abituale ritrovo di persone con precedenti, per la maggioranza straniere. Nel locale era stato arrestato il 9 settembre un 33enne tunisino per l’esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Padova, mentre un secondo era avvenuto il 15 settembre nei confronti di un 23enne romeno ricercato in patria. Inoltre, il 26 settembre scorso un 23enne veneziano era rimasto ferito, durante una lite, da una coltellata. Durante dei controlli, erano stati identificati numerose persone, uomini e donne, che si prostituiscono o che sfruttano la prostituzione. Inoltre sono state accertate carenze igienico sanitarie, e violazioni in materia di normativa sul lavoro per l’impiego irregolare dei dipendenti.

Gli stessi agenti del Commissariato di Marghera, nel trasmettere la nota informativa al questore, hanno evidenziato che nel corso dei controlli degli avventori presenti all’interno del bar erano stati identificati più volte come cittadini italiani e stranieri con numerosi precedenti penali, tra i quali soprattutto quelli connessi a reati contro la persona, le leggi sugli stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, frode, ricettazione e associazione a delinquere

La Divisione polizia amministrativa e sociale della questura, raccolti tutti gli elementi riscontrati a carico del locale, ha sottoposto l’istruttoria al questore, che ha ritenuto validi e significativi gli elementi esposti tali da far chiudere per 10 giorni, a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, il bar.

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