Ricerca, Ca’ Foscari nella Top 10 europea
L’Università Ca’ Foscari entra nella top 10 degli atenei europei per la ricerca conquistando 15 borse di ricerca individuali “Marie Curie”, nuovo record italiano. Ca’Foscari si conferma così punto di riferimento per questa “Erasmus” dei ricercatori: il programma europeo intitolato alla celebre studiosa Marie Skłodowska-Curie, prima donna premio Nobel, seleziona e finanzia i talenti più promettenti offrendo l’opportunità di condurre un proprio progetto scientifico spostandosi tra istituzioni e paesi.
I risultati della selezione sono stati annunciati dalla Commissione Europea, che ha ricevuto oltre 9 mila progetti da studiosi di tutto il mondo, finanziando i migliori 1. 348. Il finanziamento complessivo per Ca’Foscari ammonta a 3, 2 milioni di euro.
«Dopo il riconoscimento del Miur ai Dipartimenti di eccellenza» commenta il rettore Michele Bugliesi «questo nuovo risultato conferma la nostra posizione tra le migliori università del Paese, e ci colloca tra le prime 10 università europee sedi di Marie Curie Individual Fellowships. Il finanziamento che acquisiamo dal programma Marie Curie 2017 porterà a Ca’Foscari 15 nuovi ricercatori di grande spessore, provenienti da dieci paesi diversi, che con i loro progetti contribuiranno allo sviluppo scientifico dell’Ateneo e a dare a Ca’Foscari una dimensione sempre più internazionale. È la conferma che le azioni per accrescere la qualità e l’attrattività del nostro Ateneo vanno nella direzione giusta, ed è uno stimolo a continuare a investire in questo obiettivo e migliorare ancora».
I ricercatori che hanno scelto Ca’Foscari sono originari di 10 Paesi del mondo. Alcuni sono europei (Regno Unito, Germania, Spagna, Polonia e Romania), altri provengono da Stati Uniti, Azerbaigian, Bangladesh e Costa Rica. Proprio la storia del costaricano Alexander Araya testimonia come una “Marie Curie” possa rappresentare un punto di svolta nella carriera di un ricercatore. Sociologo con un dottorato a Berlino, Araya per quasi tre anni ha vissuto da freelance e traduttore, tenendo però vivo il sogno di proseguire la carriera di ricercatore partecipando a selezioni in Europa, Stati Uniti e America Latina. Infine, l’idea della Marie Curie, bando che riserva una parte dei fondi a giovani di talento che intendono ritornare a far ricerca dopo un periodo di interruzione nella carriera.
«Dopo un primo tentativo a vuoto, ho deciso di contattare Ca’Foscari proponendo una ricerca sul turismo, i movimenti sociali e comunità locali e abbiamo iniziato a lavorare al progetto» racconta. Lo studio riguarderà Venezia, Barcellona ed Amsterdam.
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