Riccardo è morto per una congestione
Chioggia. L’autopsia ha rivelato che il 18enne aveva mangiato poche decine di minuti prima di tuffarsi. Presto i funerali

CHIOGGIA. Una leggerezza che sarebbe stata fatale: aver mangiato in compagnia degli amici e aver fatto il bagno poche decine di minuti dopo. È stata con ogni probabilità una congestione a strappare alla vita Riccardo Bellemo, 18 anni, il campione di kick boxing morto domenica durante un’uscita in barca. Con tre amici aveva raggiunto il pontone di fronte ai cantieri navali di Val da Rio e si era tuffato, senza più riemergere.
Ieri pomeriggio sul corpo di Riccardo Bellemo è stata effettuata l’autopsia. In mattinata il medico legale Antonello Cirnelli aveva ricevuto l’incarico da parte del pubblico ministero Raffaele Incardona. I primi riscontri dell’esame dicono che Riccardo - un fisico sportivo e allenato - non aveva segni di lesioni sul corpo, il che significa che non è morto a causa dell’urto contro qualcosa. Il decesso è avvenuto per annegamento. Il medico legale ha trovato lo stomaco del ragazzo che era pieno. Verosimilmente aveva mangiato in un intervallo di tempo compreso fra i 30 e i 60 minuti precedenti al bagno che si rivelerà fatale. Ed è proprio il dettaglio dello stomaco pieno che fa supporre che il giovane sia morto a per una congestione. Come da prassi, durante l’autopsia sono stati effettuati numerosi prelievi sugli organi i cui risultati saranno fondamentali per completare il quadro assieme ai risultati sugli accertamenti di tipo tossicologico e istologico. A bordo del barchino su cui viaggiavano Riccardo e i suoi amici sono stati ritrovati solo bottiglie di Pepsi Cola e sacchetti di patatine. Una tragica fatalità, dunque, tanto che al momento non risultano persone indagate.
Conclusa questa fase degli accertamenti, già in giornata il pubblico ministero Incardona dovrebbe firmare il nulla osta che consentirà ai familiari di Riccardo di poter organizzare il funerale. Tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando ai Bellemo sia direttamente che attraverso Facebook. Parole per ricordare Riccardo, fotografie per immortalare per sempre i momenti felici trascorsi assieme. Domenica pomeriggio l’idea di uscire in laguna con gli amici per combattere l’afa e concedersi una nuotata lontano dal caos delle spiagge. Una gita fatta chissà quante altre volte, che si è trasformata in una tragedia. Ora l’attesa è tutta per i funerali di Riccardo, l’ultimo atto in memoria del campione che a settembre avrebbe dovuto partecipare ai campionati europei juniores in Macedonia.
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