Ricatti sessuali ai clienti: condannato a 30 mesi
FOSSALTA. Per i fan si chiama Andy Milo ed è un cantante di latin pop tutto muscoli e corpo sempre esibito, attorniato nei video in rete da appariscenti ragazze piuttosto disinibite (su Facebook c’ è la Andymilo Originalfanpage). Per la giustizia, che ieri lo ha condannato, è semplicemente Andrea Franzon, classe 1982, nato a Montagnana, imputato di estorsione continuata sia consumata che tentata. Ai danni di chi?
Di uomini che rispondevano ad annunci, pubblicati su quotidiani o in rete sui siti specializzati in incontri gay. Annunci destinati a offrire compagnia particolare. Il giudice padovano Elena Lazzarin ha inflitto al giovane due anni e sei mesi di carcere (senza la sospensione condizionale della pena) imponendo anche il pagamento di 1.200 euro di multa; in più l’imputato dovrà saldare, oltre alle spese legali sostenute, un risarcimento complessivo di 7.500 euro. Bastava telefonare e lasciare nella memoria telefonica di Franzon il proprio numero di cellulare e il guaio era combinato: il trentaduenne ricontattava la persona che lo aveva cercato, minacciava di svelare ai familiari, all’entourage lavorativo e agli amici le abitudini sessuali dell’interlocutore, la sua omosessualità e la ricerca di prestazioni sessuali maschili a pagamento. Per molte vittime, sposate e con figli, il rischio era di avere l’esistenza devastata. Ecco che più di qualcuno ha pagato, salvo poi rivolgersi alle forze dell’ordine di fronte a una situazione diventata via via insostenibile per le costanti richieste di soldi del ragazzo. Solo in pochi non hanno mai accettato quel diktat.
Qualche esperienza in tv - tra cui, nel 2010, una partecipazione come cantante-fitness a Italia's got talent - un lavoro come vocalist nelle discoteche e la partecipazione a sfilate di moda locali, Franzon aveva fatto del ricatto un lavoro. Un lavoro organizzato senza troppi scrupoli: dopo il breve colloquio, l’appuntamento in qualche locale di Abano. Quasi subito, in cambio del silenzio, la richiesta di danaro o di una ricarica della carta postepay o del cellulare, in genere dai 50 ai 100 euro alla volta. L’identità delle vittime? Uomini quasi tutti sposati, dai 37 ai 68 anni di Abano, Trieste; del Veneziano (Fossalta di Portogruaro, Martellago), del Vicentino (Montecchio Maggiore) e della provincia di Napoli. Nel febbraio 2014 Franzon era finito agli arresti domiciliari, infine il processo e la condanna.
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