Riattivato l’hospice Ricoverati ieri i primi tre pazienti

Policlinico San Marco, l’annuncio del direttore dell’Asl 12 Dal Ben: «Garantiamo cure e dignità fino agli ultimi giorni»

Con i primi tre pazienti accolti ieri pomeriggio ha riaperto il servizio hospice del Policlinico San Marco. Sono 15 i letti disponibili in base al nuovo accordo fatto con la Asl 12 e la Regione, rispetto ai 25 che storicamente aveva la clinica privata di via Zanotto, e che vennero poi chiusi due anni fa dalla stessa azienda sanitaria veneziana.

Il nuovo direttore generale Giuseppe Dal Ben aveva però promesso fin dal suo insediamento che questo tema era tra quelli prioritari, e a meno di due mesi dall’aver assunto il ruolo ha fatto il tanto atteso annuncio.

Ecco che ieri pomeriggio i primi tre malati terminali hanno potuto fare ingresso al Policlinico, in un’ala della clinica che era già stata approntata da settimane con letti, macchinari e farmaci. Mancava solo il personale, che fino a ieri è stato impegnato in altre mansioni, ma che ora seguirà con la stessa attenzione messa in passato tutti i malati oncologici terminali che saranno ricoverati. «Si partirà con 15 posti letto che verranno via via incrementati», garantiscono dalla Asl 12. Ai malati oncologici, oltre alle cure palliative per il controllo dei sintomi, viene garantita anche l’assistenza psicologica e la possibilità di avere sempre vicini i propri famigliari. «Il nostro impegno è servire al meglio le esigenze della persona, anche offrendo cure e soprattutto dignità e rispetto fino agli ultimi giorni», ha ribadito Giuseppe Dal Ben. «Credo che la riapertura dell’hospice sia di grande conforto per i malati e i loro parenti. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a un lavoro di squadra che ha visto impegnati in prima linea al nostro fianco il presidente della Regione Luca Zaia, l’assessore alla Sanità Luca Coletto e il segretario generale della sanità Domenico Mantoan. Per contrastare efficacemente questa malattia è necessaria una rete sanitaria a maglie molto strette, dove ogni passaggio è fondamentale: dagli screening per l’opera di prevenzione e diagnosi tempestiva, alle terapie, cure palliative e assistenza. È un piano globale che stiamo mettendo a punto in tutti gli aspetti e che sarà coordinato dal nuovo primario di Oncologia».

L’ingresso dei pazienti al Policlinico viene valutato dalla Rete cure palliative della stessa Asl 12 e che viene diretta da Giovanni Poles.

Rete che ha in carico 600 malati e che è una tra le più grandi del Veneto. «Durante la degenza, oltre all’aspetto clinico-assistenziale, vengono assicurati il controllo del dolore, il supporto nutrizionale e di aiuto alla persona in termini psicologici», ha sottolineato Poles. Intanto venerdì sono in programma le assemblee del personale del Policlinico con Cgil e Uil sul tema degli esuberi, anche per capire se la riattivazione dell’hospice potrà portare a una riduzione dei licenziamenti.

Simone Bianchi

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