Riaprite le case chiuse, la petizione nata in Veneto arriva in tutte le discoteche

MOGLIANO. La “No Merlin Night”, nata da un'idea del sindaco di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini, prende sempre più forma. Ieri il primo cittadino era a Roma per un primo incontro con Maurizio Pasca, presidente del Silb, l’associazione italiana che riunisce le imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, ovvero discoteche e locali notturni. Per raggiungere le agognate 500 mila firme entro il 30 settembre a sostegno del quesito referendario per la riapertura delle case chiuse, Azzolini punta anche e soprattutto sul popolo della notte.
«C’è stata una condivisione di massima con l’associazione sul progetto, certo è una corsa contro il tempo anche perché di mezzo ci sono le ferie», ha spiegato il sindaco a fine incontro. Azzolini tornerà a Roma dopo Ferragosto e in quell’occasione dovrebbero essere maggiormente definiti i contorni della “No Merlin Night”. L’appuntamento in contemporanea nelle discoteche aderenti al Silb potrebbe essere ai primi di settembre, con la presenza dei banchetti dove poter firmare direttamente nei locali.
Con l’associazione di categoria delle discoteche, il sindaco Azzolini punta a creare anche una campagna di comunicazione ad hoc per incentivare quanto più a sostenere il referendum. Intanto la raccolta delle sottoscrizioni è giunta, nel giro di un paio di settimane, a quota diecimila.
Il sindaco di Mogliano sta lavorando per organizzare un banchetto a Cortina, da dove sono arrivate diverse richieste di adesione alla campagna pro case chiuse. «Riceviamo risposte positive da tutta Italia, si può firmare anche nei municipi», chiarisce il sindaco che intanto cerca di coinvolgere nella sua battaglia le associazioni. Nei giorni scorsi era arrivata l’adesione anche dell’Associazione nazionale disabili.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia