Riapertura case chiuse. Al via la conta delle firme

Ottimista il sindaco di Mogliano Azzolini, promotore della campagna referendaria. A Venezia ottomila sottoscrittori, a Milano Marittima 650 su 1500 residenti
Allegranzi Raccolta firme contro legge merlin
Allegranzi Raccolta firme contro legge merlin

MOGLIANO. È iniziata  la conta ufficiale delle firme raccolte in tutta Italia in favore della campagna referendaria per la riapertura delle case chiuse.

Entro domani è atteso, nel municipio moglianese, l'arrivo di migliaia di buste dai comuni della penisola. Per ora ci si affida alla media matematica, fra pochi giorni sarà l'ora della verità: «La legge sui referendum richiede il supporto di circa l'1% degli elettori italiani» spiega il promotore, il sindaco moglianese, Giovanni Azzolini, facendo riferimento alla platea dei 47mila aventi diritto italiani, e al numero di firme necessarie (500 mila) per supportare la proposta referendaria alla corte suprema di cassazione «in molti comuni siamo sopra a questa percentuale, purtroppo c’è anche chi, come Palermo, afferma di aver ricevuto solo la settimana scorsa la nostra posta elettronica certificata, forse non la aprono quasi mai». Ma non sono le solite inefficienze del sud, perché anche da noi sono emersi casi simili: «Molti cittadini mi hanno segnalato che a Casier i dipendenti non concedevano la possibilità di firmare», segnala Azzolini.

Ormai però è tardi per recriminare, i giochi sono fatti e le stime sono quanto mai controverse. Per il comune di Colico, in provincia di Lecco, che ha spedito 3 moduli vidimati ma vuoti, e quello di Castro, 1800 abitanti in provincia di Brescia, che ha raccolto una sola firma; c’è il caso di Venezia dove le firme dovrebbero essere, secondo Azzolini, almeno 8000; oppure quello di Milano Marittima, che con 1500 abitanti conta 650 firme (raccolte durante la movida estiva). Mancano ancora all'appello molti capoluoghi di regione e di provincia, Roma compresa, che sarà l'ultima ad essere conteggiata.

Come era ben prevedibile, in assenza di un vero e proprio comitato promotore, la corsa verso il mezzo milione di firme rischia di fermarsi prima del traguardo. Quanti degli ottomila comuni italiani hanno fatto i “compiti per casa”?

A giudicare dalle buste in arrivo al primo piano del municipio moglianese, non sono comunque pochi.

Ai tre scatoloni custoditi nell'ufficio del sindaco, se ne aggiungono altri dieci, nella sede del Gris, dove da commissario, Azzolini, ha adibito un'intera stanza per il raggruppamento finale delle carte. Se non dovesse funzionare il sindaco potrà comunque dire di aver vinto la sua battaglia, riuscendo ad imporre, tra Obama a rischio default, stragi nel mediterraneo, e fantomatiche crisi di governo, nell'agenda nazionale, anche il suo cavallo di battaglia: la riapertura delle case chiuse.

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