Rialto, acqua alta e polemiche sulle passerelle

Servizio di allerta via sms in tilt. Il Centro Maree avverte: «Possibili picchi fino a martedì mattina» 

Acqua alta che viene, polemica che si porta appresso, legate alla presenza o meno delle passerelle. Mentre il servizio di allerta via Sms è in tilt.

Previsioni. Partiamo dalle previsioni del Centro maree del Comune di Venezia, che per questa sera alle 23.30 annuncia un picco a 115 centimetri, che dovrebbe scendere a 110 nella serata di lunedì. L’ora tarda diminuirà di certo i disagi, in un marzo dove l’alta marea si è presentata più volte, con una punta massima anche di 119 cm, che ha fatto bagnare i piedi a molti ai pontili Actv: da piano Comune-Veritas, infatti, niente passerelle quando le previsioni superano i 120 cm (rischierebbero di galleggiare), anche se poi l’acqua si ferma prima. Disagi ci sono stati anche per i 109 centimetri di venerdì mattina alle 10: la città viene sommersa per il 12%, interrompendo qua e là la viabilità.

Sms fuori uso. «La situazione è in miglioramento», scrive il Centro maree in una nota, «permangono tuttavia condizioni favorevoli al fenomeno dell’acqua alta fino al primo mattino di martedì 20 marzo. Si consiglia di seguire gli aggiornamenti». E forse bisognerà fare da sé, attraverso il sito del Comune o chiamando il Centro maree. In queste ore, infatti, il sistema di allerta acqua alta via Sms è fuori uso, come informava ieri sera un messaggio sul sito del Comune, spiegando che i tecnici di Venis e sono al lavoro per ripristinare quanto prima il servizio, al quale sono iscritte oltre 80 mila persone.

Passerelle “scomparse”. E qui si innesta la polemica, sollevata dal Comitato Marco Polo di Luigi Corò, “in trasferta” da Mestre a Venezia. Da qualche tempo, segnala, le passerelle non vengono più posate a collegare l’approdo Actv con il Ponte di Rialto, ma si interrompono all’improvviso a metà fondamenta: «Dove si appostano i venditori abusivi di stivali, pronti a vendere ai turisti», chiosa in un video con tanto di foto. Abusivi che, del resto, sono ben attrezzati con stivali ed ombrelli ad ogni apparire d’acqua. Perché mai questa decisione? La mappa del Comune di Venezia sui tracciati delle passerelle riporta ancora il tratto tra il pontile e il frequentatissimo Ponte di Rialto. Ma il collegamento non c’è più. Naturalmente una via d’accesso c’è: il “giro largo” tra campo San Salvador e campo San Bartolomeo, ma non è segnalata. E così, effettivamente, gli affari sono buoni per i venditori abusivi di stivali, che giovedì hanno anche bloccato il flusso di persone in arrivo in piazza dal Marco, piazzandosi proprio sulle passerelle sotto i Mori.

Quanto a Rialto, la spiegazione ufficiosa che arriva chiedendo tra gli uffici, è che le tavole venivano spesso spostate o tolte dai trasportatori di merci, che hanno i pontili ai piedi del ponte e che con ogni condizione meteo continuano il loro lavoro. Tant’è, basterebbe un semplice cartello per indicare ai visitatori la via asciutta: ma non c’è. (r.d.r.)

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