«Reyer e Venezia, regalate tessere ai disoccupati»
Disoccupati e sport, un binomio che Sebastiano Bonzio, consigliere comunale della Federazione della Sinistra e delegato del sindaco per i problemi del lavoro, prova a lanciare in vista della prossima stagione. Bonzio ha infatti presentato ieri una mozione in cui chiede all’assessore allo Sport, Roberto Panciera, di “attivarsi” affinché la l’Umana Reyer Venezia dell’ex presidente di Confindustria, Luigi Brugnaro, e il Venezia Calcio diano «un segnale di vicinanza e solidarietà alle persone disoccupate mettendo gratuitamente a loro disposizione una quota di almeno 1.000 abbonamenti, in collaborazione con i Centri per l’impiego provinciali e il servizio Problemi del Lavoro del Comune di Venezia che devono attestare l’effettiva condizione di disoccupazione dei richiedenti».
«Un’iniziativa del genere», ha spiegato Sebastiano Bonzio, «è già stata promossa in altre città italiane, tra le quali Pescara, e ha avuto successo. Un’iniziativa che di sicuro non serve a contrastare il grave fenomeno della disoccupazione, ma può fornire momenti di svago e divertimento a chi non può permetterselo. Si potrebbe fare una proporzione in base alla capienza dei due impianti e alla presenze avute di media dalle due squadre».
«Se in effetti», continua il consigliere, «il Taliercio è quasi sempre pieno, il Penzo non mi sembra proprio. Sarebbe anche l’occasione per fidelizzare altri tifosi. Mi auguro che dalle due società ci sia una risposta positiva e rapida».
Per quanto riguarda la Reyer nessun commento in attesa che arrivi una richiesta ufficiale. Un occhio di riguardo ai disoccupati la società granata l’ha già avuto nell’ultimo biennio nella campagna abbonamenti. La “Promozione disoccupati” della passata stagione prevedeva la possibilità per chi fosse rimasto senza lavoro da una data successiva al primo gennaio 2011 di acquistare una tessera a prezzo ridotto, circa il 50% del costo base.
7.450 sono invece i posti del Penzo, sul quale pende però la spada di Damocle dell’inagibilità a causa delle torri-luce pericolanti. Più o meno simile alla Reyer la posizione del Venezia. «A noi non è stato chiesto niente a livello ufficiale», ha sottolineato il direttore sportivo Andrea Gazzoli, «quando avverrà, verificheremo la richiesta». Venezia che in questa fase della stagione è impegnato a definire i programmi dopo la promozione in Prima Divisione. Due contesti completamente diversi perché se da un lato è vero che il Venezia Calcio ha avuto una media spettatori di poco superiore al migliaio di persone, all’interno di un impianto che ne può ospitare oltre 7.000, la Reyer è andata quasi sempre vicina all’esaurito e il Taliercio conta poco più di 3.500 posti.
Michele Contessa
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