Revisione degli alloggi vuoti verranno assegnate sette case

Primi segnali nella gestione degli appartamenti comunali dopo il varo del gruppo di lavoro Trapella: «Erano stati chiusi senza motivo e ora verranno proposti alle famiglie aventi diritto»
Baschieri: mph02b Elisabetta Donaggio Chioggia: alcuni inquilini dell'ex casa del pescatore protestano davanti alla loro casa la situazione di disagio del condominio di proprietà dell'ATER
Baschieri: mph02b Elisabetta Donaggio Chioggia: alcuni inquilini dell'ex casa del pescatore protestano davanti alla loro casa la situazione di disagio del condominio di proprietà dell'ATER
CHIOGGIA. A giorni la consegna di sette alloggi pubblici. Lo annuncia l’assessore alla casa, Patrizia Trapella, come primo traguardo della task force messa in piedi prima dell’estate per mettere ordine nella disponibilità di case pubbliche.


Dal 2014 le consegne si sono bloccate e le proteste di chi è in graduatoria Erp (Edilizia residenziale pubblica) sono continue. A breve uscirà anche un nuovo bando Erp e un nuovo bando per la mobilità. Il settore Casa è da sempre uno dei più caldi. La lista d’attesa di famiglie che hanno richiesto di poter usufruire di un alloggio pubblico superano da anni le 300 unità. «Ci siamo accorti che c’era un po’ di confusione nel settore», spiega l’assessore, «gli uffici Casa e Patrimonio non erano in comunicazione e non avevamo numeri precisi sulla reale disponibilità del Comune. Le persone vengono giustamente a protestare e ci indicano alloggi vuoti non assegnati chiedendo spiegazioni. In effetti ci sono alloggi vuoti, ma perché necessitano di manutenzioni o di adeguamenti dell’impiantistica non più a norma. Abbiamo pensato di istituire una task force e i primi risultati si vedono».


La ricognizione ha dimostrato che ci sono tre alloggi Erp e quattro alloggi Ater che possono essere consegnati a chi vi ha diritto. «Lo faremo a giorni», spiega l’assessore, «le persone verranno contattate e gli sarà proposto il sito. Se non accetteranno proseguiremo con la graduatoria. Sette alloggi non sono molti, ma dal 2014 era tutto fermo, è già un primo segnale».


Con il rinnovo dei bandi si metterà mano anche alle graduatorie, ferme da anni.


«Sulla mobilità», spiega la Trapella, «dobbiamo tener conto di nuove invalidità e dell’anzianità di alcuni inquilini che devono cambiare alloggio. Spesso queste situazioni ci vengono segnalate, anche in modo brusco o con toni polemici, ringraziamo comunque gli utenti perché giustamente richiamano l’attenzione dell’amministrazione su problemi seri».


Con l’avvicinarsi dei mesi freddi il settore Casa sta pensando anche a sistemazioni per i senzatetto. L’anno scorso, in extremis, si strinse un accordo con l’ostello per i giorni più freddi, quest’anno si pensa a soluzioni più strutturali. «Stiamo lavorando a progetti di
in housing
», spiega l’assessore, «cioè trovare alloggi e metterli a disposizione di alcuni senzatetto. Non è facile, anche perché chi non si conosce fa fatica a adattarsi, ma avere la responsabilità di gestire una casa permetterà a queste persone di ritrovare la dignità».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia