Rette più basse all’asilo nido contro la crisi
MUSILE. In tre anni la crisi fa quasi dimezzare i bambini iscritti al Centro Baby di Musile e il Comune corre ai ripari abbattendo il costo delle rette: una riduzione di circa il 15%, in media tra i 30 e i 40 euro in meno al mese a seconda delle fasce orarie prescelte. La decisione sarà in vigore per il prossimo anno scolastico, a partire da settembre, ed è stata presa dalla giunta comunale, alla luce dei dati di frequentazione registrati negli ultimi anni dal Centro Baby, nido che accoglie i bimbi da uno a tre anni.
Fino a tre anni fa la struttura ospitava 40 bambini, a cui andava aggiunta una media di 7-8 bimbi in lista d’attesa. Poi, con l’acuirsi della crisi, per molte famiglie è diventato proibitivo sostenere il costo della retta, la cui quota fissa quest’anno varia da 250 a 350 euro al mese a seconda degli orari prescelti. «Negli ultimi tre anni abbiamo visto un calo continuo degli iscritti e oggi abbiamo 23 bambini», spiega l’assessore al sociale Gianni Tamai.
Per andare incontro alle famiglie, il Comune ha deciso così per il prossimo anno scolastico di diminuire le rette. «È una scommessa che l’amministrazione intende fare per continuare a offrire un servizio così importante alle famiglie, consentendogli di portare i loro bimbi al Centro Baby anche in questo momento economico difficile», conclude l’assessore Tamai, «oltre che un aiuto per le famiglie, frequentare un centro per l’infanzia è una importante occasione di socializzazione per i bimbi».
Dall’abbattimento delle rette, il Comune punta a ottenere un aumento del numero degli iscritti fino a raggiungere almeno i 28 bambini. Nel nido procede intanto il progetto «Nati per leggere».
Giovanni Monforte
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