Reti rotte e vandali, chiusi i campi pronti da otto anni
SOTTOMARINA. Il centro per minori non è finito, ma i campetti da calcio, ugualmente non finiti, vengono usati quotidianamente dai ragazzini, con tutti i pericoli annessi ad un’area cantierata.
Succede a Ridotto Madonna dove il complesso per minori “La barca”, che attende di essere completato ormai da otto anni, è già diventato punto di ritrovo per partitelle di calcio e piccoli vandalismi. Un buco nella recinzione sul lato sud-ovest rileva il varco di accesso alla struttura; le bottiglie di plastica che fungono da traversa completano una porta da calcio altrimenti monca; carte di merendine, lattine e sacchetti di patatine dimostrano come dopo le partite ci si fermi anche a fare merenda ovviamente lasciando poi tutto per terra; pezzi di plastica rotti confermano ancora una volta che ci si diverte a rompere le cose pubbliche, anche quelle non ancora finite.
Il centro per minori, avviato a fine 2007, dovrà ospitare nella parte residenziale i bambini e adolescenti allontanati dalla famiglia dal Tribunale, mentre nelle aree sportive e nel punto ristoro sarà centro di aggregazione per i bambini del quartiere.
La struttura è, da tempo, in dirittura, d’arrivo, ma è ancora cantierata con divieto di accesso. Evidentemente la recinzione non basta però a tenere lontano chi, vedendo un campetto e due porte semiallestite, ha deciso di anticipare l’avvio del punto di aggregazione. I ragazzini entrano, quasi tutti i giorni se è bel tempo giocano a calcio e si intrattengono anche a gozzovigliare. Sulla caditoia laterale si vedono rifiuti di ogni tipo che denotano quindi la frequenza della presenza abusiva, per terra anche pezzi di plastica sbriciolati. In pratica si contano già dei danni in una struttura non ancora finita.
«Ci hanno segnalato questo problema», conferma l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «provvederemo con urgenza a chiudere il varco per evitare una presenza che configura occupazione abusiva». Visto lo stato delle cose diventa ancora più impellente la necessità di chiudere i lavori e consegnare alla città un centro sicuro e funzionante.
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