«Restituiremo la Misericordia alla città»
La Misericordia restaurata. La Scuola Grande del Sansovino tornerà a nuova vita dal maggio del prossimo anno. Ospiterà esposizioni e mostre delle “eccellenze venete”, artigianato, gastronomia, arte e sport. Ieri al piano terra dello storico edificio di Cannaregio, la presentazione ufficiale e la posa della “prima pietra” del restauro. «Vogliamo dimostrare con i fatti che il progetto va avanti», dice entusiasta Luigi Brugnaro, presidente di Umana e della Reyer basket che ha avuto in concessione l’edificio dal Comune, «restituiremo questo monumento alla cittadinanza». Restauri rispettosi della storicità del luogo, con i mattoni del pavimento, le colonne monumentali, i soffitti.
“Pulizia filologica” affidata all’architetto Torsello, sotto la supervisione della Soprintendenza. L’impresa vincitrice della gara è la trevigiana Setten, insieme a Lares, Lithos, Fiel. «Qualcuno pensava che ci saremmo arresi, invece siamo qui», sorride Brugnaro. E racconta la lunga storia della concessione. Firmata nel 2009 con la giunta Cacciari, poi sospesa dalla giunta Orsoni in attesa della fidejussione. «Alla fine la fidejussione l’abbiamo pagata noi, con i soldi della società», continua il presidente della Reyer, «e adesso questo luogo che per i veneziani è un sogno, che evoca il passato e ideali futuri, diventerà un luogo di esposizione delle eccellenze venete».
Sul maxischermo scorrono le immagini in bianco e nero degli anni Sessanta. Prima di essere chiusa, nel 1977, la Scuola Grande della Misericordia ospitava al secondo piano le partite di basket della serie A. Campioni indimenticati giocavano sul parquet della Misercordia, il pubblico stipato sulle gradinate della “chiesa”, come la chiamavano le squadre ospiti, arrivava fin quasi ai bordi del campo. Al piano terra l’atletica leggera e il pugilato, poi le scuole. Il passato glorioso del basket veneziano, con due scudetti vinti alla fine della guerra, campioni che hanno fatto la storia del basket veneziano e nazionale.
Brugnaro guarda il filmato e annuncia: «Vogliamo utilizzare questo luogo per eventi compatibili, legati anche allo sport».
Si sblocca la situazione della Scuola Grande, dopo le polemiche sollevate in consiglio comunale per lo stop al restauro. «I ritardi non sono dipesi da noi», dice Brugnaro, «ma adesso finalmente si comincia». Complessivamente l’edificio sansoviniano, dicono alla Società Misericordia srl, «è stato recuperato alla cittadinanza e aperto al pubblico per 384 giorni». Ospitando eventi come le manifestazioni collaterali della Biennale d’arte, convegni e mostre di sculture d’arte, il premio Murano, feste private organizzate da grandi industrie. Con il restauro concluso, hanno promesso i vertici della società, il luogo sarà quasi stabilmente aperto alla città.
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