«Restauro di Rialto, balaustre a rischio»

Il direttore Cherido ai Calegheri: «Pericolo di ribaltamento della struttura per il momentaneo alleggerimento»
Giordigio Cecchetti
Interpress/Mazzega Venezia, 26.02.2016.- Lavori al Ponte di Rialto
Interpress/Mazzega Venezia, 26.02.2016.- Lavori al Ponte di Rialto

«Il restauro del ponte di Rialto è entrato in una fase pericolosa, potrebbe bastare una piccola scossa di terremoto per causare un disastro». Lo ha detto ieri l’ingegner Mario Cherido, direttore tecnico dcel cantiere di restauro del ponte, con la sua impresa Lares, che lavora con Lithos o Setten all’intervento, presentato in una conferenza alla Scoletta dei Calegheri lo stato di avanzamento dei lavori. I lavori procedono regolarmente - con un ritardo di circa due mesi accumulato all’inizio per il ricorso al Tar dell’impresa seconda classificata che ha rallentato la consegna dei lavori - e lo stato di avanzamento procede nel modo più regolare tanto che - come ha riferito lo stesso Cherido - una commissione di esperti riunitasi ieri proprio per valutare l’andamento del restauro lo ha certificato.

Ma il rischio è legato a un possibile ribaltamento della balaustre del ponte e si lega a un originario difetto costruttivo. Le balaustre sono state realizzate troppo all’esterno del ponte e le colonne sotto di esse sono eccessivamente pesanti, circa una tonnellata ciascuna. Così il ponte “tira” verso l’esterno e questo spiega anche il dissesto più grave scoperto nel corso dei lavori: il fatto che le mensole sotto le balaustre si siano spezzate proprio a causa del peso eccessivo che devono sostenere. In più - altra sorpresa - sotto i gradini, una volta rimossi, è stata trovata una grande quantita di cemento, frutto di interventi precedenti, che non solo ha compromesso l’ingegnoso sistema di smaltimento delle acque piovane del ponte, ma ne ha ulteriormente appesantito la struttura. «Abbiamo rimosso tutto il cemento rinvenuto e stiano continuando» ha spiegato Cherido «e in più abbiamo sottratto anche l’incredibili quantità di cavi e tubazioni “morte” che abbiamo trovato nei sottoservizi. Tutto questo materiale però, con il proprio peso, contribuiva in qualche modi anche a favorire la stabilità del ponte compromessa dalla rottura delle mensole delle balaustre. Attualmente perciò la struttura del ponte risulta notevolmente alleggerita e proprio questo comporta indirettamente il rischio teorico del rovesciamento delle balaustre verso l’esterno e anche di possibili distacchi di parti di materiali». Per questo si lavora alacremente ai raffinati sistemi di consolidamento e di rinforzo delle mensole con tiranti e l’inserimento di “anime” di acciaio, per ridurre al minimo i tempi di potenziale rischio per la stabilità del ponte. L’altro elemento di dissesto rilevato è quello del distacco di paramenti murari nella parte superiore dei negozi del ponte, anche qui per l’uso di materiali inidonei, ma si sta procedendo a sistemare anche questo problema.

Quanto allo smaltimento delle acque piovane, si sta ripristinando il sistema di canalette che una volta funzionavano egregiamente a questo scopo e si sta procedendo anche a un sofisticato sistema di impermeabilizzazione - reversibile - del ponte, con materiali plastici rimovibili. Per completare i lavori, facendo fronte anche a queste criticità, sarà necessario impiegare un altro milione e mezzo di euro della sponsorizzazione assicurata da Renzo Rosso rispetto ai 3 milioni previsti dalla gara d’appalto. Il ribasso d'asta ottenuto con la gara del febbraio di un anno fa sarà utilizzato a questo scopo.

Enrico Tantucci

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